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Cronaca

'Quel cordone? Poco compatibile': i genitori di Alex gelano il 'donatore bolognese'

Il padre e la madre del bambino malato specificano che i medici inglesi che hanno in cura il piccolo hanno verificato l'idoneità del tessuto conservato al Sant'Orsola

Il campione di tessuto cordonale conservato al Sant'Orsola di Bologna è risultato 'poco compatibile' con l'organismo di Alessandro, il bimbo di un anno e mezzo malato di una malattia rara e in cerca quindi ancora di un donatore. Una doccia gelata, a poche ore dall'annuncio che invece quel campione di tessuto, custodito nella banca dei tessuti del nosocomio bolognese e contenente cellule staminali poteva essere quello cha avrebbe curato il bimbo dalla malattia.

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A darne annuncio i genitori del bimbo, impegnati in una corsa contro il tempo. "Abbiamo parlato in questo momento coi medici inglesi che seguono Alessandro Maria -si legge sulla fanpage creata per dare visibilità alle cure del bambino- e ci hanno confermato un basso livello di compatibilità (verificato con una high resolution HLA di next generation) di tale cordone. Non intendiamo commentare oltre, ma ci teniamo a sottolineare che stiamo parlando della vita di un bambino di 1 anno e mezzo. Credo che la vera ed unica notizia che la stampa dovrebbe pubblicizare sia il gesto d’amore e di speranza che una nazione intera, scesa nelle piazze o presso i centri trasfusionali, ha deciso di regalare a tutte le persone malate ed in attesa di trapianto, oltre che la volontà delle istituzioni di riuscire a completare la tipizzazione nel minor tempo possibile".

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