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Cronaca Sasso Marconi

Black-out neve i sindaci riuniti a Sasso Marconi: "Enel pensi a forme di risarcimento adeguate"

I sindaci dei comuni del bolognese più colpiti dalla 'big-snow' non mollano: "La questione verrà portata all'attenzione della Regione, chiedendo l'apertura di un tavolo istituzionale"

La neve si è sciolta, ma le polemiche sul black-out che ha lasciato senza energia elettrica centinaia di cittadini per giorni non si placa e i sindaci dei comuni più colpiti si sono incontrati a Sasso Marconi per fare il punto. Preso atto dell’atteggiamento assunto da Enel (che si era scusata pubblicamente) e Terna (intenzionate secondo il gruppo di primi cittadini a non riconoscere alcun rimborso a Comuni, cittadini e aziende per i disservizi conseguenti alla nevicata del 5 e 6 febbraio) "I Sindaci dei Comuni bolognesi più colpiti dalla prolungata interruzione dei servizi elettrici e idrici, si sono incontrati a Sasso Marconi, per mettere a punto una strategia condivisa al fine di ottenere adeguate forme di risarcimento, e chiedere ad Enel e Terna l’adozione di misure adeguate per evitare il ripetersi di nuove situazioni di emergenza".

All’incontro erano presenti il primo cittadino di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti (nell’occasione portavoce anche delle istanze dei colleghi di Monte San Pietro, Valsamoggia e Zola Predosa (comuni che, come Sasso Marconi, fanno parte dell’Unione Valli del Reno, Lavino e Samoggia), i sindaci di Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Marzabotto e Vergato (Amministrazioni che, assieme a Castel d’Aiano, Grizzana Morandi e Monzuno fanno parte dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese) e, per l’Unione Montana dei Comuni Savena-Idice, i sindaci di Loiano, Monghidoro e Pianoro.

Il primo punto affrontato durante l’incontro, come spiega la nota stampa che riepiloga il momento di confronto, è stato quello dei risarcimenti: "Non appena sarà completata un’esatta stima dei danni registrati nei vari territori, i sindaci hanno concordato di richiedere a Enel il rimborso per i danni dovuti al lungo black-out elettrico e per le spese impreviste sostenute dai singoli Comuni (per attivare forme di assistenza, sistemare famiglie negli alberghi e allestire centri di accoglienza). La questione verrà portata all’attenzione della Regione, chiedendo l’apertura di un tavolo istituzionale in cui discutere dei rimborsi da riconoscere ai Comuni".

I sindaci vogliono poi avere garanzie per evitare che si possano ripetere situazioni di grave disagio come quelle legate all’ultima nevicata. Per questo intendono chiedere ad Enel se esista un piano di manutenzione delle linee elettriche del territorio appenninico e se il gestore abbia attivato - o intenda attivare - interventi di somma urgenza per la manutenzione delle aree (con particolare riferimento a quelle boschive) in cui si trovano tralicci e reti elettriche.

Infine i sindaci vogliono sapere come il gestore dei servizi elettrici intenda gestire, dal punto di vista della comunicazione e delle informazioni da fornire a Istituzioni e cittadini, una nuova eventuale situazione di emergenza. In particolare, i primi cittadini intendono verificare se Enel disponga di un protocollo specifico e - nel caso - perché non sia stato rispettato in occasione della nevicata del 5-6 febbraio, quando sindaci e amministratori si sono trovati, di fatto, a sopperire alla mancanza di un call-center efficiente per gli utenti del servizio elettrico, relazionandosi direttamente con i cittadini in difficoltà, senza però avere le informazioni corrette per dare risposte adeguate e per predisporre servizi di accoglienza commisurati all’emergenza.

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