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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Zona Universitaria / Via Zamboni

'Blocchi', imbrattamenti e proteste in città, fioccano denunce: 13 attivisti nei guai

7 i denunciati dopo i 'blocchi' di via Zamboni. 3 nei guai dopo la manifestazione 'No tav' dello scorso febbraio che portò a imbrattamenti di alcuni edifici storici di via Indipendenza. Altri tre attivisti denunciati dopo i recenti assalti alle sedi Pd

Sette denunciati per violenza privata e interruzione di pubblico servizio dopo i 'blocchi' attuati in via Zamboni in solidarietà ai lavoratori di Palazzo Paleotti. Tre nei guai dopo la manifestazione 'No tav' dello scorso febbraio che portò all' imbrattamento di alcuni edifici storici di via Indipendenza. Altri tre attivisti denunciati dopo i recenti assalti alle sedi del Pd di via Orfeo e Bentivogli. E' il bilancio delle ultime attività della Digos di Bologna. "Hanno lavorato tanto - dichiara il Questore di Bologna Vincenzo Stingone - sperando che episodi del genere finiscano. Alcuni di questi provvedimenti sono stati presi dopo manifestazioni che prendono le mossa da motivi pure condivisibili, noi non entriamo nel merito. Quello che pero' non condividiamo sono le modalità di protesta. La legge va rispettata, non si possono impedire - ad esempio - accessi a luoghi pubblici. Si lede la libertà altrui. Questo non va tollerato'.

Le denunce scattate dopo i picchetti in zona Universitaria tra il 31 marzo e il 3 aprile scorso (rimostranze riprese proprio oggi) vedono coinvolti esponenti dei collettivi studenteschi, 4 farebbero capo ad Hobo e tre al Cua. I sette - tutti residenti in città, di età tra i 41 e i 22 anni - dovranno rispondere di violenza privata e interruzione di pubblico servizio, per aver impedito l'accesso alle Facoltà e bloccato così il normale svolgimento delle attività. Uno dei denunciati - segnala la Digos - si è inoltre reso responsabile di aver fisicamente impedito ad una dipendente dell'Università l'ingresso nella sede di Largo Trombetti 1, nonostante la stessa reclamasse il diritto di accedere al proprio luogo di lavoro.

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Altre tre persone - aderenti a circoli anarchici cittadini - sono state denunciate per imbrattamenti dopo la manifestazione 'No tav' dello scorso 22 febbraio in via Indipendenza. Nella circostanza - riferiscono i poliziotti della Digos, capitanati dal Dott. Calabrese - vennero danneggiati con scritte varie alcuni edifici storici del centro città. Tra i tre soggetti  finiti nei guai - un sessantenne, un 34enne e un 28enne, tutti già noti alle forze dell'ordine - uno sarebbe anche stato deferito per l'utilizzo di fumogeni durante la rimostranza.

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Infine tre soggetti, due aderenti al collettivo 'Aula C', sono stati denunciati per i recenti imbrattamenti perpetrati ai danni delle sedi Pd di via Orfeo e Bentivogli. Un primo blitz avvenne alla luce del giorno, in via Orfeo, dove alcuni attivisti, vestiti di nero e a volto coperto, vergarono l'edificio con scritte varie, che recitavano frasi del tipo 'No tav', 'No Pd', 'Merde', 'No sgomberi' (in riferimento al recente sgombero avvenuto in via Paglietta, di cui i manifestanti avrebbero ritenuto responsabile anche il partito democratico). Un secondo assalto, avvenne nottetempo, alla sede democratica di via Bentivogli. I tre denunciati sono un 24enne cagliaritano, e due bolognesi di 24 e 25 anni. Uno di loro risulta destinatario di foglio di via, ordine non ottemperato. Sarebbe stato denunciato una trentina di volte. "Denunciare ed emettere fogli di via questo è quanto noi della Digos possiamo fare in circostanze del genere secondo gli strumenti che l'ordinamento giuridico offre' - ha detto il dottor Calabrese. Misure che, con ogni evidenza,  "non impediscono di perseverare'.

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