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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Blocco all'Interporto, tornano le proteste dei facchini della logistica

Al centro delle agitazioni le coop che lavorano per conto di Yoox. A Bazzano invece è sciopero a oltranza

Ancora scioperi tra i facchini degli appalti all'Interporto di Bologna: ieri dal primo mattino sono chiamati ad incrociare le braccia i lavoratori della cooperativa Mmp che opera, appunto in subappalto, per Yoox-Geodis.

Ad aprire lo stato di agitazione promettendo che seguiranno altre fermate a sorpresa (oggi c'è stato un primo presidio e un corteo tra i magazzini) sono i Cobas lavoro privato con una lunga lista di accuse che passa dalle buste paga irregolari al gelo nei magazzini, dagli orari disagiati alle molestie fino a casi di maternità a rischio.

Un altro tema riguarda livelli di inquadramento e salario "inadeguati". Il sindacato ha poi denunciato all'Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza "trattenute Irpef abnormi applicate a giugno 2018", ma sollecita anche altri controlli. "Chiediamo a Yoox perché non assume direttamente senza passaggi di appalto chi lavora in logistica" per i suoi magazzini all'Interporto, dice la sigla di base. "Vogliamo essere dipendenti di aziende affidabili e trasparenti", insistono dal presidio sollecitando inoltre un buono mensa euro da 5,29 euro al giorno e "sicurezza e salute nei magazzini" perché "lì ci si spacca la schiena per movimentare e distribuire la preziosa merce griffata venduta on line. Se vogliamo un paese che esca dalla crisi, dobbiamo avere aziende sane, che le istituzioni pubbliche ci aiutino", concludono i Cobas del lavoro privato.

Vertenza anche a Bazzano, alla Ilip. Prosegue infatti la mobilitazione dei lavoratori dell'appalto gestito dalla coop Gto, che sono arrivati al settimo giorno di sciopero ad oltranza con presidio ai cancelli dello stabilimento. A fare il punto della situazione, con una nota, sono la Cgil bolognese e la sigla di categoria Filt. A Bazzano "continua la lotta dei lavoratori impiegati nelle attività di logistica esternalizzate in appalto dalla società Ilip, principale società europea che produce sistemi di imballaggio per la Grande distribuzione organizzata.

Gli oltre 60 lavoratori impiegati in appalto da Gto- scrive il sindacato- scioperano ad oltranza da mercoledì 20, presidiando davanti allo stabilimento in attesa di conoscere il loro futuro". Lo sciopero è stato proclamato "dopo la notizia della messa in liquidazione volontaria della 'loro' cooperativa", ricordano Cgil e Filt, sottolineando che "si tratta di soci lavoratori che hanno versato una quota sociale per poter lavorare e sottostanno a condizioni contrattuali peggiori". Inoltre, nelle scorse settimane "è stato avviato con procedure discutibili un affitto d'azienda ad una nuova società cooperativa creata ad hoc: l'avvio della cessione di ramo d'azienda- sostiene il sindacato- presenta evidenti errori procedurali ed è priva di alcuna convocazione delle assemblee dei soci previste dalla normativa di legge". (Dire)

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