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Cronaca Fiera / Piazza della Costituzione

Da oggi la mostra di Von Hagen: aperte anche le iscrizioni per donare il proprio corpo

Inaugurata da Angelina Whalley e Daniele Bossari la mostra itinerante più visitata in tutto il mondo. In sala anche un misuratore di pressione per i più "sensibili"

La domanda che è sorta in sala, dopo aver toccato con mano le "opere" di Gunter Von Hagen esposte all'ex GAM di Bologna durante l'anteprima della mostra per la stampa (l'esposizione apre al pubblico il 6 novembre 2013 fino al 16 febbraio 2014) è stata: "Ma quindi a cosa erano dovute tutte le polemiche? Ma quali cadaveri? Che non si tratti di un'operazione di marketing per far parlare dell'esposizione". Nessuna strategia, come specifica Fabio di Gioia (che ha portato la mostra in Italia dopo averla vista con la madre a Bruxelles) "le polemiche arrivano dai giudizi dati da chi non l'ha ancora vista".  E sulla mostra itinerante più visitata al mondo arriva anche la benedizione di Antonio Don Mazzi, presente in sala insieme a Daniele Bossari e Angelina Whalley (medico e moglie di Von Hagen).

GUNTHER VON HANGEN'S BODY WORLDS

Alla vigilia dell'apertura della mostra, che dopo i 400.000 visitatori nelle tappe italiane di Milano, Roma e Napoli, è arrivata anche a Bologna (con la novità degli animali e il tema legato al cuore) il conduttore tv Daniele Bossari ne ha profilato gli aspetti incredibili in termini di effetti sulla persona: "Si tratta di un'esperienza molto profonda, ci sono dei valori reali. La prima cosa che colpisce è il fatto che questi corpi siano veri, reali. Un'occasione per capire cos'è la vita e un modo per cominciare a rispettare di più il nostro corpo. Poi la cosa più bella: la scoperta che siamo tutti uguali". E sul tema della consapevolezza del proprio "involucro" e dello stato di salute dei propri organi la Whalley spiega che "Uno degli effetti immediati dopo aver visitato la mostra è quello di gettare nel cestino il pacchetto di sigarette".

Persino Don Antonio Mazzi (il prete borderline, come lui stesso si definisce) "benedice" la mostra, anzi: "Dovrebbe essere gratuita: faccio un appello per far entrare i ragazzi in difficoltà e comprendere la meraviglia del corpo". Il bello della mostra "Sta anche negli occhi e nelle reazione di chi si trova di fronte alle opere" sottolinea la Whalley riferendosi all'osservazione del pubblico che osserva le plastinazioni. Ma nelle sale è presente anche una macchinetta per misurare la pressione: forse per evitare svenimenti?

LA TECNICA DELLA PLASTINAZIONE. E’ la tecnica della plastinazione con cui sono trattati i corpi a renderne possibile la conservazione perfetta nel tempo, mantenendo intatti organi e tessuti. La plastinazione è stata inventata e brevettata da Gunther von Hagens nell’Università di Heidelberg: si tratta di una ricerca che è iniziata nel 1977, nell’Istituto di Patologia e Anatomia. “Stavo guardando una raccolta di preparati inglobati nella materia plastica.” spiega von Hagens “All’epoca era la tecnica di conservazione più avanzata: i preparati erano immersi profondamente all’interno di blocchi di materia plastica. Mi chiesi perchè mai si versasse la materia plastica intorno ai preparati, lasciandola solidificare, invece di veicolarla alle cellule”. Questa idea è all’origine dell’invenzione della plastinazione. Durante le fasi della plastinazione, infatti, tutti i fluidi corporei e i grassi solubili sono estratti dai preparati anatomici, per impedirne la decomposizione. Successivamente queste sostanze sono sostituite da resine ed elastometri utilizzati per la reazione come il caucciù siliconico e l’eposside mediante l’impregnazione forzata sotto vuoto, per poi polimerizzarle grazie all’azione del gas, della luce o del calore. E’ quest’ultima fase a conferire ai preparati solidità e lunga durata.

UNA RIVOLUZIONE. Grazie alla tecnica della plastinazione Gunther von Hagens ha rivoluzionato la percezione dell’anatomia tradizionale e l’ha resa realmente accessibile al vasto pubblico. “Lo scopo è stato fin dal principio scientifico, ossia la formazione di studenti di medicina” dice. Poi qualcosa è cambiato: l’interesse diffuso ha dimostrato la grande potenzialità divulgativa e di sensibilizzazione dei preparati plastinati, che ha condotto alle esposizioni pubbliche.

DONARE IL PROPRIO CORPO AD HAGEN. Sono già 13.756 mila le persone che si sono iscritte come donatori di corpi per essere "plastinati" da Von Hagen, per la maggior parte donne ("le donne hanno più a che fare con il corpo, curano i loro bambini e vivono l'esperienza della gravidanza"). L’Institute for Plastination cura dal 1982 il programma di donazione dei corpi. Il donatore conferma la propria adesione sottoscrivendo il modulo dell’atto di disposizione e il tesserino di donatore di corpo. La donazione all’IFP non inficia la volontà di donare i propri organi per trapianti che possano consentire la vita di altre persone ed è una manifestazione di intenti revocabile in qualunque momento.

DETTAGLI SULLA MOSTRA. Tutti i giorni dalle 10 alle 20, giovedì e sabato dalle 10 alle 23 (ingresso consentito fino ad un’ora prima della chiusura). Prezzi: adulti 16 euro, bambini e ragazzi (da 6 a 18 anni) 12 euro. Studenti e riduzioni* 14 euro

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