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Città a prova di turisti cinesi, Lepore firma protocollo a Pechino

Una intesa che dovrebbe intercettare parte di quel milione e 700mila persone che ogni anno scelgono il Belpaese. Si avvicina anche il volo diretto tra le due torri e la terra del dragone

Bologna si prepara all'arrivo in massa dei turisti cinesi. Con la controfirma al protocollo presentato il 10 marzo scorso in Comune da Merola e l'ambasciatore cinese Li Ruiyu, Bologna diventa la prima città in Italia a firmare un protocollo d’intesa per avvicinare la Cina al capoluogo emiliano sia dal punto di vista turistico che economico e commerciale.

Questa mattina a Pechino l'assessore all'economia Matteo Lepore e il Presidente di China Tourism Academy Dai Bin hanno controfirmato il protocollo d’intesa, dando concretamente il via al partenariato triennale per aprire la nostra città ai visitatori cinesi. Bologna ottiene così ufficialmente la Certificazione ufficiale cinese, “Welcome Chinese”, il riconoscimento governativo che permette alle sole strutture così riconosciute di entrare nel mercato cinese in modo diretto 

"Saremo subito operativi e di fatto siamo protagonisti nelle relazioni internazionali per il nostro Paese, un canale aperto per le imprese e il mondo della cultura bolognese ed emiliano" ha osservato Lepore, che specifica: Qui in Cina siamo venuti per parlare di una proposta di turismo di alto livello, per permettere la scoperta del nostro territorio in tutti i suoi aspetti, dal centro storico all’Appennino, dai grandi brand dei motori nella pianura fino alla gastronomia tipica".

Alla Pechino sono volati anche i vertici di Comune, aeroporto e Bologna Welcome. "Già da tempo abbiamo predisposto materiale informativo anche in lingua cinese e adesso proseguiremo con la realizzazione di nuova segnaletica, percorsi di formazione per gli operatori turistici, come guide e hotel. specifica Patrik Romano direttore di Bologna Welcome, che annuncia l'avvio anche di una campagna sui social cinesi per promuovere le due torri nella terra del dragone.

Nazareno Ventola, ad dell'aeroporto Marconi, spiega invece cosa è stato necessario per ottenere la certificazione del governo cinese. "Abbiamo realizzato una serie di azioni: dalla traduzione di tutta la segnaletica interna al Terminal in cinese, allo sviluppo della versione cinese del nostro sito web, agli accordi già conclusi con tutti i negozi dell’Aeroporto perché accettino le carte di credito Unionpay, alla traduzione in cinese dei menù dei ristoranti, alla disponibilità gratuita di acqua calda in tutti i punti di ristorazione (come richiesto dai passeggeri cinesi)"

La Certificazione “Welcome Chinese” avrà la società Select Holding Ltd come fornitrice esclusiva dei serivzi attuativi nella promozione ed accoglienza turistica (aeroporto, trasporti, servizi di informazione ed accoglienza turistica - IAT, sistema museale, alberghi, ristorazione).

Un mercato in crescita. La Cina è il mercato turistico più grande del mondo in termini di spesa e il secondo più grande in termini di organizzazione di viaggi. I dati globali del 2016 mostrano che il turismo estero cinese è stato pari a 122 milioni di viaggiatori, i consumi hanno raggiunto 109,8 miliardi di dollari. Da quattro anni consecutivi la Cina è in vetta alle classifiche per numero di viaggiatori, affermandosi come il mercato turistico più importante e sempre di più lo diventerà in futuro. Nei prossimi cinque anni, secondo le statistiche, il turismo outbound cinese raggiungerà i 700 milioni di turisti. In Italia giungono ogni anno un milione e settecentomila cinesi, dato destinato a crescere sensibilmente già a partire dall'anno in corso.

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