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Cronaca Centro Storico

Pedonalizzazione centro: sciopero anti-Tdays il 18 luglio

Il comune non arretra, così scende in piazza il popolo avverso al piano pedonalità. Confcommercio si mobilita, in campo anche Alac e Appc: 'E' un progetto fonte di desertificazione con conseguenti problemi di sicurezza e vivibilità"

A 3 mesi dall'avvio dei T-day permanenti (la pedonalizzazione completa della 'T' durante ogni weekend) le polemiche non si sedano. E' battaglia accesa tra amministrazione comunale - che crede fermamente nel progetto e ha ribadito: 'Indietro non si torna' - ed i commercianti, che invece si sentono danneggiati da quest'iniziativa che: 'porta via la gente dal centro storico, dirottando la massa verso i più facilmente raggiungibili centri commerciali.'

Così il prossimo 18 luglio il popolo anti-pedonalizzazione ha indetto uno sciopero: Confcomemrcio scende in piazza e con i commercianti si mobilitano anche Alac  e Appc.

L’ALAC Sede di Bologna, Associazione Liberi Amministratori Condominiali, fa sapere in una nota di essere stata "fin da subito in “prima linea” contro i provvedimenti di chiusura del nostro centro storico bolognese emessi dalla Giunta Comunale Merola. Quindi aderirà pienamente alla manifestazione indetta per il prossimo 18 luglio 2012 da Confcommercio Imprese per l’Italia."

Sul piede di guerra ALAC ritiene i provvedimenti comunali, come afferma il Presidente Andrea Tolomelli, "fortemente lesivi del valore della proprietà immobiliare, forieri di non poche complicazioni nelle quotidiane operazioni di manutenzione agli immobili e visite anche da parte degli Amministratori di condomino, e fonte di sicura desertificazione con conseguenti problemi di sicurezza e vivibilità del territorio interessato dalla chiusura."

Dente avvelenato anche per APPC, Associazione storicamente a tutela della piccola proprietà immobiliare, la cui  Presidente  Debora Lolli, esprime una decisa contrarietà al piano di pedonalizzazioni del centro storico promosso dal Comune di Bologna, "in quanto limitativo dei giusti diritti di mobilità, lavoro e del valore della proprietà immobiliare già fortemente penalizzato dalle recenti manovre economiche."

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