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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Maggiore

Un gioco da tavolo ambientato a Bologna: "Si paga solo in Baiòc"

L'IDEA. Ispirato da un progetto analogo realizzato a Torino, Andrea Pastore ha deciso che Bologna poteva prestarsi al gioco (è il caso di dirlo) e lancia i dadi anche sul Crescentone: giocheremo a "Bolognopoli"?

Immaginiamo con un lancio di dadi di "volare" dal Crescentone alla Montagnola, attraversare la città e pagare tutto in Baiòc invece che in euro. Questa è solo una piccola anticipazione di ciò che sarà possibile fare giocando in una Bologna in scatola.

Andrea Pastore, l'ideatore del gioco in scatola di "Bolognopoli", ha una gran voglia di raccontare di cosa si tratta, ma è giusto anche creare un po' di suspance, visto che il progetto verrà lanciato ufficialmente solo l'8 marzo prossimo: e così proviamo a farci dire tutto quello che ci può dire, partendo dalla linea di start e arrivando alle terribili penalità che il gioco comporta...guai a chi ordina uno "spaghetto alla bolognese" o parcheggia la bicicletta in Piazza Verdi!

Dunque Bologna potrebbe avere il suo gioco in scatola e il progetto potrà e dovrà realizzarsi solo con il contributo di chi lo apprezza o ne vede le potenzialità in termini di divertimento e socialità. 

Ecco l'intervista ad Andrea Pastore: 

"Bolognopoli": dal nome qualcosa possiamo arrivare già a comprendere...di che si tratta esattamente?
 
"Bolognopoli è il progetto di un gioco da tavolo ambientato nella città di Bologna e realizzato grazie alla collaborazione di tutti coloro che desiderano parteciparvi. Questo progetto è nato per gioco tra amici e vuole proseguire con lo stesso spirito.
Il suo scopo è quello di offrire un’occasione per omaggiare la città che ci ospita e ci ha visto crescere, le sue mille sfaccettature e le sue peculiarità, sempre più in luce anche grazie alla ravvivata vena turistica della città.
Da qui il termine Bolognopoli per rafforzare l'idea di Bologna città (polis) e al tempo stesso le mille sfacettature (realtà polimorfa).
Ci piacerebbe, attraverso questa iniziativa, anche ravvivare l'interesse di tutti verso i giochi da tavolo, per ritrovare il piacere di trascorrere del tempo insieme agli amici senza far ricorso a smartphone, tablet e console".
 
Chi ha avuto l'idea?
 
"La mia passione per i giochi di ogni genere, già da tempo, mi aveva portato a pensare di iniziare un progetto di un gioco su Bologna; la spinta è arrivata grazie alle mie origini torinesi. A Torino, infatti, ha avuto grande successo il progetto Torinopoli e ho avuto il piacere di conoscere i ragazzi che lo hanno creato; cercheremo di seguire quindi le loro orme grazie anche ad alcuni preziosi consigli che ci stanno dando, ma non ne faremo una semplice copia ambientata a Bologna; il gioco sarà completamente diverso, sia nella forma che, ovviamente, nei contenuti".
 
Come verrà finanziato il progetto?
 
Nel pieno spirito aggregativo del progetto, anche il suo finanziamento coinvolgerà tutti coloro che vorranno avere una scatola di Bolognopoli. L'8 Marzo 2017 inizierà, infatti, il crowdfunding del nostro progetto sul sito produzionidalbasso.com (il link completo lo sveleremo solamente al momento del lancio della campagna); sul sito sarà possibile effettuare una donazione per poter far fronte alle spese di produzione del gioco che richiedono un discreto sforzo economico, e si verrà ricompensati con una confezione del gioco. Per il momento sarà l'unico modo per poter avere Bolognopoli! Inoltre stiamo anche selezionando accuratamente alcune aziende partner che hanno dimostrato interesse verso il progetto e ne attendiamo di nuove, una sola condizione: essere simbolo della "bolognesità".
 
Perchè i dadi come simbolo?
 
"I dadi sono per antonomasia il motore del gioco e la componente di fortuna che non può mancare in qualsiasi partita.
Anche noi di Bolognopoli abbiamo "lanciato i dadi" in giro per la città come simbolo della partenza del progetto, speriamo esca un bel numero! I dadi raffigurati nelle foto non saranno però i dadi ufficiali di Bolognopoli, aprendo la scatola avremo una sorpresa. Ovviamente molto bolognese!
 
E' vero che possono partecipare tutti segnalando dei luoghi che "non possono mancare"?
 
"Certamente! Sempre in linea con la forte idea di collettività che ci contraddistingue, chiunque può lasciarci un suggerimento o le sue idee attraverso la pagina Facebook Bolognopoli. I più divertenti e curiosi saranno presi come spunto per la realizzazione del gioco".
 
Qualche anticipazione?
 
"Ci saranno delle banconote, ma a Bolognopoli non ci sono gli euro, avremo i Baiòc!
Inoltre alcune insidie ci si presenteranno durante il gioco: capiterà di lasciare la bicicletta in Piazza Verdi e dovremo star fermi un turno perchè costretti a tornare a casa a piedi, oppure entreremo in un ristorante e pagheremo a caro prezzo il fatto di aver ordinato degli "spaghetti alla bolognese"... Non posso raccontare di più, ma ci sarà sicuramente da divertirsi!
Invito chi fosse interessato agli sviluppi del progetto a seguirci sulla pagina Facebook "Bolognopoli". 
 
Il logo e quel tortellino...come è nata l'idea?
 
"L'idea del logo è nata dalla frase "Bologna la Dotta, la Grassa, la Rossa"; abbiamo quindi il Dottor Balanzone, il Tortellino e le Due Torri per identificare i tre aspetti più famosi della nostra città, abbiamo aggiunto i dadi perchè, ovviamente, non potevano mancare!"

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