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Cronaca

Dopo Bruxelles, Merola: "Non ridurre lotta al terrorismo a meschina campagna elettorale'

Così il primo cittadino che invita le forze di destra e di sinistra ad essere uniti e non incitare all'odio e al rancore: "severi e uniti anche nel combattere a viso aperto chi invoca discriminazioni"

"Il terrorismo di matrice islamica sarà un fenomeno che ci accompagnerà per molto tempo", così il sindaco Virginio Merola durante il presidio di solidarietà per Bruxelles rivolgendosi alla comunità islamica, alla quale ha detto che "diventa sempre più importante comprendere che anche l'islam è ciò che ne fanno e ne faranno i musulmani".

"Non possiamo rassegnarci al terrorismo o sperare solo che la prossima volta non tocchi a noi, certo dobbiamo vivere la vita della nostra città e non chiuderci in casa, non rinunciare all'esercizio della nostra libertà ma allo stesso tempo "la nostra migliore risposta non è solo continuare, com'è giusto, nel nostro stile di vita e nelle nostre abitudini. E' anche e soprattutto aumentare la nostra capacità di incontro e di dialogo", nonché "prendere posizione insieme e combattere la paura e la rassegnazione". Quello del terrorismo è sì un "nemico totale", ma questo "questo non può giustificare che torni tra di noi, nello scontro politico democratico della nostra Europa e della nostra città, la parola nemico. In democrazia ci sono solo avversari, non partiti o leader da additare come nemici". 

Attentati Bruxelles: presidio di solidarietà e contestazioni

E visto che non sono mancate polemiche sul  presidio, il sindaco ha chiamato esplicitamente in causa "chi anche oggi cerca divisioni politiche per una manifestazione che deve vederci uniti contro il terrorismo e per la nostra democrazia".  A queste persone Merola manda a dire che "la verità è che sia la destra che la sinistra, indifferenti ai messaggi della Chiesa cattolica, storicamente nel nostro Paese hanno appoggiato dittature in particolare in Medio oriente e a volte in nome del male minore". Dunque "cambiamo tutti, destra e sinistra, stiamo uniti- è l'appello del primo cittadino- non incitiamo all'odio e al rancore, non riduciamo la lotta al terrorismo ad un'occasione meschina di campagna elettorale e di divisioni ". Allo stesso modo, conclude Merola, bisogna essere "severi e uniti anche nel combattere a viso aperto chi invoca discriminazioni". 

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