Richieste di risarcimento dai 'soliti noti': la Procura apre un fascicolo sui 'furbetti della buca'
Sospetti su richieste di indennizzo in cui testimone e persona offesa si scambiano i ruoli. Parte l'indagine della Procura sulle 'cadute stradali'
Due richieste di risarcimento danni in cui il testimone e la persona offesa sono gli stessi, solo scambiati di ruolo: le segnalazioni relative a cadute legate a buche, tombini, marciapiedi rovinati sono abbastanza frequenti, ma l'Ufficio assicurazioni di Palazzo D'Accursio questa volta si è insospettito, così per evitare di risarcire dei "furbetti" ha deciso di girare il caso alla Procura, dove ora verranno fatte verifiche sulla veridicità delle cadute indicate. A portare l'esposto agli inquirenti è stata la Polizia municipale.
I CASI SOTTO ESAME. I due infortuni sono avvenuti nel 2014 e i richiedendi lamentano di essere caduti mentre camminavano a causa di una buca e chiedono un risarcimento per le lesioni subite. La vittima di uno è testimone dell'altro e viceversa, in due episodi avvenuti in giorni differenti tra loro. L'importo del risarcimento chiesto è inferiore ai 50.000, quindi di competenza del Comune, se fosse superiore interverrebbe l'assicurazione.
Il Comune ha segnalato un terzo caso sospetto, quello in cui a chiedere un risarcimento è una persona che negli anni scorsi ha già presentato altre richieste di indennizzo (mai evase), sempre lamentando cadute 'stradali'. In Procura, sulla vicenda, è stato aperto un fascicolo conoscitivo e verranno fatti approfondimenti per capire se la vittima e il testimone dicono la verità. Intanto le presunte vittime, visto che il risarcimento richiesto stentava ad arrivare, hanno presentato querela per lesioni colpose all'ufficio del giudice di pace di Bologna. I tre casi segnalati ai pm fanno parte della quindicina di richieste di risarcimento rivolte al Comune negli ultimi tre anni. (agenzia dire)