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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Budrio

Budrio, i profughi al lavoro: "Stanno imbiancando le aule della scuola di musica"

E' il sindaco Pierini a spiegare che i migranti di Mare Nostrum accolti a Budrio in questi giorni stanno lavorando: "Non risultano problemi legati alla presenza di questi gruppi di profughi"

In questi giorni a Budrio i migranti di Mare Nostrum stanno ridipingendo i locali della scuola di musica: lo racconta il sindaco Giulio Pierini che fa notare  quanto siano importanti quelli dell'accoglienza dei cittadini richiedenti asilo realizzata nel distretto socio-sanitario Pianura Est. Complessivamente si parla di 92 persone in 6 diversi comuni, in coerenza con gli impegni più volte affermati nel comitato di distretto da parte dei sindaci.

UN'OPERAZIONE CHE VISTO CONSUMARSI ANCHE DIVERSE POLEMICHE. "Avevamo aperto la strada come comuni di Bentivoglio e Budrio già un anno fa, non senza polemiche, mistificazioni e accuse. Allora avevo auspicato la partecipazione anche di altri comuni, che in effetti in questi mesi hanno dato la loro disponibilità e oggi fanno parte del progetto di accoglienza: Castello d'Argile, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell'Emilia" spiega Pierini.

"Non risultano problemi legati alla presenza di questi gruppi di migranti, a dimostrazione che se tutti i comuni facessero la loro parte accogliendone piccoli numeri, le politiche di di ospitalità e integrazione sarebbero più efficaci e anche meno destabilizzanti per i cittadini e meno osteggiate da alcune forze politiche. Al contrario, sono ormai molte le esperienze di lavoro volontario e di impegno dei cittadini ospiti a favore del territorio: dal supporto alle squadre comunali per la manutenzione del verde e dei beni pubblici, alla stretta collaborazione con associazioni locali nelle feste e nella cura dei locali".

ACCOGLIERE E' UN OBBLIGO MORALE. "Sempre più l'accoglienza verso chi scappa da fame e guerre sta diventando un obbligo morale e politico per tutta l'Europa e, finalmente, grandi paesi come Germania, Francia e Spagna si faranno carico di una quota rilevante di persone. E' faticosamente passata la linea umanitaria ed europeista affermata dall'Italia in questi mesi e una fetta importante dell'opinione pubblica europea oggi è mobilitata in questo senso. Dal canto nostro, nel distretto Pianura Est, possiamo dire che è stato giusto rispondere alla "chiamata" già un anno fa, anche se il clima politico e sociale lo sconsigliava. E' stato giusto non sottrarci al nostro dovere amministrativo, per non smarrire il carattere umanitario e solidale che ha sempre contraddistinto le nostre terre. E ora possiamo esserne ancora più orgogliosi".

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