rotate-mobile
Cronaca Budrio / Via Frati Cappuccini

Budrio: accoltella e uccide la moglie, poi fugge con i due figli

Dopo un litigio, un 54enne ha ucciso la moglie ed è fuggito con i figli. Sul posto anche la scientifica, ma l'uomo si è presentato spontaneamente ai Carabinieri nella notte

Tragedia familiare a Budrio. Si chiamava Assafa Jamila la donna 31enne accoltellata e uccisa dal marito, a seguito di un litigio. L'assassino ha poi preso i due figli piccoli, di quattro e due anni, ed è fuggito via con la macchina, nella neve. E' successo ieri sera verso le 21.30 a Budrio, in via Frati Cappuccini.

SI COSTITUISCE. Verso mezzanotte l'uomo, 54 anni, marocchino come la moglie, dopo aver portato i bambini dalla sorella si è consegnato nella stazione dei carabinieri del luogo. Lo straniero è regolare e nell'ultimo periodo era senza occupazione e pare vivesse di lavoretti saltuari. Sembra che anche la donna ultimamente fosse senza lavoro. Ora sarà accusato di omicidio. I militari della compagnia di Medicina, guidati dal capitano Francesco Cattaneo, insieme al nucleo investigativo del comando provinciale di Bologna, avevano immediatamente fatto scattare le ricerche nella zona, temendo che l'uomo potesse commettere un'altra sciocchezza. Sono stati contattati alcuni parenti, ma per fortuna poco dopo è stato lui stesso a presentarsi spontaneamente.

I piccoli li aveva portati e affidati alla nonna, in un comune vicino. Sul luogo dell'omicidio intanto era arrivata la sezione Investigazione scientifiche e il medico legale. Dell'episodio è stato avvisato anche il pm di turno della Procura di Bologna. Adesso che il marocchino si è costituito, gli investigatori, anche sentendo il suo racconto, dovranno accertare i contorni della vicenda per capire meglio il contesto familiare.

LA RICOSTRUZIONE. L'ha uccisa davanti alla figlia di poco più di tre anni e al fratellino di 16 mesi, con un colpo al cuore, sferrato con un coltello da cucina, poi gettato nel lavello. Quindi è fuggito con una Fiat Punto, portandosi via i bambini. Ma dopo un paio d'ore, si è costituito nella stazione dei carabinieri di Budrio. Ora Abderrahim Qablaoui, 53 anni, è in stato di fermo per l'omicidio di Jamila Assafa. In mattinata è stato interrogato dal pm Giuseppe Di Giorgio. Ai militari ha detto di aver fatto una sciocchezza: la coltellata mortale è arrivata al culmine di una lite per motivi banali. Lei gli avrebbe fatto notare di non aver gradito il modo in cui era stata trattata, poco prima, davanti ai parenti di lui. Poi i toni si sono accesi. Non era la prima volta: i carabinieri in passato erano intervenuti per litigi. Ieri l'allarme è stato dato alle 21.15 da vicini, che hanno sentito trambusto e grida al primo piano della casa in via Frati Cappuccini e qualcuno ha visto l'uomo uscire in fretta. Arrivati, i militari hanno sentito che dentro la tv era accesa, ma non rispondeva nessuno. Hanno forzato la porta e hanno trovato la donna in terra, in sala. Inutile, l'intervento del 118. La coppia aveva difficoltà economiche, lei disoccupata e lui con lavori saltuari. Pare che da qualche tempo non pagassero l'affitto.

SIT-IN IN PIAZZA. La Consulta delle Donne e le associazioni Budriesi con una nota su Facebook si ritroveranno con un sit-in questa sera in Piazza Filopanti dalle 21.30 alle 22.30 per manifestare per questo femminicidio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Budrio: accoltella e uccide la moglie, poi fugge con i due figli

BolognaToday è in caricamento