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Cronaca

Cambia sesso e viene discriminata sul lavoro: "Le hanno vietato di vestirsi da donna"

Così denuncia il suo legale, La Torre, che ha fatto partire una diffida al datore di lavoro. E avvisa che: "Se l'azienda proverà con il mobbing, la trascineremo in Tribunale"

Rossana Ruga, nata uomo, ha deciso di seguire la propria natura e diventare donna. Una transizione che sul luogo di lavoro le avrebbe portato discriminazioni, prese in giro e intimidazioni. E così Rossana è ricorsa alle vie legali per farsi accettare dall'azienda del bolognese per la quale lavora.
Dopo una diffida legale, inviata alla ditta lo scorso 9 aprile, ora Rossana va a lavorare con abiti femminili, cosa che invece le sarebbe stata negata inizialmente, come sostiene il suo legale Cathy La Torre, avvocato e consigliera comunale uscente di Sinistra italiana.
La Torre su Facebook racconta in breve la storia. "Rendo ufficiale una battaglia vinta Rossana  lavora in un'
azienda del bolognese. I suoi datori le avevano vietato di vestire al femminile, cioè le avevano vietato di essere se stessa. Quasi disperata, Rossana si è rivolta a me e insieme abbiamo agito legalmente. Da dieci giorni Rossana va a lavoro con gli abiti che preferisce e se l'azienda proverà con il mobbing, la trascineremo in Tribunale". 

Nella lettera di diffida al datore di lavoro, si spiega che Rossana ha iniziato da qualche settimana il percorso di transizione dal maschile al femminile, scegliendo il nome Rossana e indossando appunto abiti da donna. "Come previsto dalla legge- scrive La Torre nella diffida- la vostra lavoratrice ha correttamente provveduto a informare, a mezzo raccomandata, il datore di lavoro del proprio percorso di transizione".

Da quel momento, però, sarebbero iniziati i problemi. La transizione di Ruga "è stata ''accettata'' con molte difficoltà nell'ambiente lavorativo- sottolinea La Torre- tanto che dopo aver inviato la comunicazione, è stata convocata dalla dirigenza dell'azienda ed è stata vittima di due episodi che giuridicamente sono da qualificarsi come gravissimi".  

Nella diffida, La Torre sottolinea che  "non soltanto il cambiamento di sesso è lecito e previsto, ma è altresì espressamente garantito e tutelato dalla legge", con sanzioni previste per le discriminazioni sul luogo di lavoro. "E' dunque francamente inspiegabile come si possa incorrere nell'erronea valutazione che la signora non vanti il diritto di transitare in ogni ambito della propria vita, ivi compreso quello lavorativo", afferma il suo avvocato, che chiede dunque garanzie di un "trattamento equiparato a quello di ogni altra lavoratrice dell'azienda" e che Rossana "non subisca alcuna intimidazione, scherno, dileggio o discriminazione per la scelta di transitare dal maschile al femminile". 

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