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Cronaca

Rom e sinti: stop ai grandi campi, un milione di euro per le micro-aree

La Regione apre a piccolo insediamenti privati, autofinanziati cioè dai nuclei che vi abiteranno. Nel progetto anche l'opzione di scelta di abitazioni tradizionali

Sette dei nove progetti presentati dai Comuni nell’ambito del bando regionale per la chiusura dei campi nomadi di grandi dimensioni. 
La Regione Emilia-Romagna mette fine ai campi nomadi di grandi dimensioni e apre alle micro-aree anche private, autofinanziate cioè dai nuclei che si insediano. Nel progetto vi è anche l'opzione di scelta delle abitazioni tradizionali (alloggi sul mercato o quelli popolari in presenza dei requisiti).

Dei 9 progetti che vanno nella direzione indicata dalla Regione Emilia-Romagna, 7 sono stati finanziati dalla Regione con un milione di euro, in attuazione della legge regionale sull’inclusione sociale di Rom e Sinti (16 luglio 2015, n. 11).  

I progetti presentati dai Comuni riguardano la realizzazione di micro-aree familiari pubbliche, anche attraverso l’acquisto di terreni nel territorio comunale, o interventi volti all’adeguamento delle micro-aree già esistenti: per queste azioni la Regione ha messo a disposizione 700 mila euro in conto capitale. Altri 300 mila euro sono invece previsti per gli interventi in spesa corrente quali il supporto economico per l’accesso o la gestione delle nuove soluzioni abitative, la mediazione sociale e dei conflitti, forme di sostegno sociale ed educativo dei nuclei familiari Rom e Sinti interessati dalle transizioni (ad esempio la scolarizzazione, la formazione professionale, l’inserimento lavorativo). 
Ogni progetto ammesso a contributo viene finanziato per l’80% del costo complessivo, con un limite di 250 mila euro per gli interventi in conto capitale e di 70 mila euro per gli interventi di spesa corrente.

ROM E SINTI IN EMILIA-ROMAGNA: I DATI. Secondo i dati ufficiali aggiornati a novembre 2015, sono residenti 3.077 persone di etnia Rom e Sinti (lo 0,067% della popolazione regionale, di cui 1.081 minori ovvero il 35,13%). La quasi totalità ha la cittadinanza italiana (95,9%). Vivono in campi e aree pubblici e 100 privati). I campi considerati di grandi dimensioni (ospitanti da 71 a 130 persone) sono 6, 8 quelli che ospitano da 41 a 70 persone. Quelli più piccoli (massimo 40 persone), perlopiù privati, sono 160. Le province con il maggior numero di campi e aree sono Reggio Emilia (76 insediamenti per 1295 persone), Bologna (29 insediamenti per 509 persone), Modena (35 insediamenti, 585 persone), Piacenza (9 insediamenti, 180 persone) e Rimini (14 insediamenti, 197 persone). Dal 2003 al 2012, le persone inserite dai Comuni negli alloggi hanno raggiunto una quota considerevole: 568 in 123 appartamenti. 

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