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Cronaca Via dell'Arcoveggio

Campo Sinti Villa Erbosa, Lega chiede ad Alfano "giro di vite"

Guidesi interpella il Viminale, ricordando che il campo "ha ricevuto cospicui fondi pubblici". E chiede di metterlo ''sotto tutela prevenire ulteriori criticità sul piano dell'ordine pubblico". Intanto attesa a Villa Erbosa per l'imminente arrivo di Salvini, tra le contestazioni

Mentre a Bologna il Pd alza le barricate alla visita di Matteo Salvini al campo Sinti di via Erbosa, annunciata per la mattinata odierna, a Roma la Lega sottopone la situazione dell'area direttamente al ministro dell'Interno, Angelino Alfano chiedendo un giro di vite.

Come promesso, il deputato leghista Guido Guidesi ha depositato l'interrogazione al titolare del Viminale, in cui ricorda che lunedì scorso Lucia Borgonzoni, consigliera comunale e commissaria della Lega Nord a Bologna, "è stata aggredita da una donna rom mentre visitava il campo insieme ad Alan Fabbri, candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna; Borgonzoni è stata insultata e colpita con calci e pugni in faccia ed ha sporto denuncia contro la donna rom che l'ha aggredita".
Detto questo, Guidesi segnala che il campo nomadi "ha ricevuto tra il 2007 ed il 2012 cospicui fondi pubblici per il pagamento delle utenze di cui i suoi occupanti hanno beneficiato, denaro al quale vanno aggiunte le spese sostenute dalla Regione Emilia-Romagna per coprire i costi dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nella struttura, nonchè quelli per i servizi eseguiti dalle cooperative locali". E si arriva così alla richiesta ad Alfano di mettere ''sotto tutela'' il campo: bisogna "potenziare le misure di controllo" per "prevenire ulteriori criticità sul piano dell'ordine pubblico".

Da Roma si alza però anche la voce del parlamentare bolognese del Pd, Andrea De Maria: "Condivido- dice- le preoccupazioni espresse dal segretario del Pd di Bologna Raffaele Donini. L'annunciato blitz di Salvini al campo, rappresenta una provocazione pericolosa che rischia di provocare gravi tensioni". Secondo De Maria, "in un momento così difficile di crisi economica e sofferenza sociale non c'è nulla di peggio che soffiare sul fuoco dell'intolleranza e della guerra fra poveri. In questo modo non si affrontano i problemi dei cittadini e non si crea certo lavoro e giustizia sociale, ma non si fa altro che fomentare odio".

Fabbri, intanto, mette in chiaro che non intende fare passi indietro e rilancia l'appuntamento di oggi al campo Sinti con la partecipazione del segretario federale Salvini. "Tiriamo dritto, la nostra battaglia contro sprechi e illegalità non si ferma di fronte a violenze e tentativi di intimidazione", scrive l'aspirante governatore in una nota, concludendo: "Restituiamo queste aree ai bolognesi"

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