Castel del Rio: cani morti e maltrattati in casa-lager, blitz dell'Arma

Tre carcasse di cani morti sotto alcuni bancali, urina, feci, animali sporchi rinchiusi in stanze senza aerazione, e alcuni cuccioli appena nati. Una sorta di canile abusivo è stato scoperto ieri mattina dai Carabinieri di Castel del Rio, arrivati sul posto su mandato della Procura di Bologna, informata dagli stessi militari della probabile esistenza di maltrattamenti un una abitazione di campagna. 

All’arrivo dei Carabinieri, assistiti dai colleghi Forestali e da un Medico Veterinario dell’Ausl di Imola, una donna, 44 anni residente nella casa, dopo essere stata informata del provvedimento, si è barricata in casa dicendo che si trattava di un “abuso”.

La porta d’ingresso dell’abitazione è stata aperta dai Vigili del Fuoco di Imola e subito dopo una perlustrazione delle stanze e di un ripostiglio, i Carabinieri hanno trovato i pavimenti sporchi di urina e feci di animale. I cani, chiusi nelle stanze prive di aerazione, erano sporchi e tristi. La donna ha cercato di resistere alla perquisizione liberando alcune bestie nel tentativo di aizzarle contro i militari. L'ispezione però è proseguita.

In una baracca situata nel cortile esterno dell’abitazione, i Carabinieri hanno trovato altri cani sporchi, un'esemplare femmina che stava partorendo quattro cuccioli e tre carcasse di cane occultate sotto dei bancali di legno. Il controllo è terminato dopo oltre quattro ore di perquisizione.

In tutto, i militari hanno sequestrato undici cani adulti di razza mista “pastore maremmano abruzzese e svizzero”, due cuccioli di due mesi circa, quattro cuccioli neonati e tre carcasse di cane. Anche il Medico Veterinario che ha visitato gli animali ha accertato che gli stessi erano detenuti in situazioni igieniche sanitarie non idonee. I cani sono stati affidati in “custodia giudiziale” al Canile Municipale di Imola. Quanto alla 44enne, è stata denunciata per maltrattamento di animali e resistenza a pubblico ufficiale.