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Cronaca

Capodanno 2020, uno studio prevede il tutto esaurito

analizzando i data base delle singole strutture si scopre che, al 10 dicembre era gia' stato prenotato l'85% delle stanze disponibili, contro il 68% registrato l'anno scorso alla stessa data

Sara' un Capodanno 2020 da tutto esaurito per Bologna. Non è un auspicio, ma una previsione basata sui numeri. Quelli elaborati da H-Benchmark, la piattaforma on line di 'hospitality data intelligence' arruolata da Bologna Welcome e Camera di commercio con il contributo di Emil Banca, che aggrega i dati provenienti dai gestionali di prenotazione di un campione significativo di hotel del territorio: oggi 29 strutture per 2.822 camere complessive, ai quali si aggiungeranno a breve altri otto hotel per 3.636 camere monitorate sulle circa 6.000 disponibili a in città).

Ecco, analizzando i data base delle singole strutture si scopre che, al 10 dicembre era già stato prenotato l'85% delle stanze disponibili, contro il 68% registrato l'anno scorso alla stessa data. Se per San Silvestro 2018 il bilancio finale si è chiuso con il 93% dei posti letti venduto, le premesse per un Capodanno col botto, almeno dal punto di vista degli albergatori, ci sono tutte.

Questo è solo un esempio di come potranno essere utilizzati i dati raccolti in tempo reale da H-Benchmark, che consentirà di avere costantemente aggiornati non solo sul passato, ma anche sul futuro. Una mole di informazioni che potrà essere utilizzata a valutare l'impatto di alcuni eventi, ma anche a prevedere, per esempio, i picchi di arrivi e partenze in modo da coordinare, l'attività dei taxisti. La piattaforma online raccoglie i dati dei singoli hotel, che riguardano le prenotazioni degli ultimi 24 mesi e quelle dei prossimi 12. Le cifre vengono trasmesse alla piattaforma senza possibilità di intervento alcuna per il personale degli alberghi. Insomma, non si può barare.

Le informazioni fornite al portale riguardano le date di arrivo e partenza, il numero delle persone e la tipologia della camera, il canale di prenotazione (dalle piattaforme on line o direttamente all'hotel) e il segmento dio mercato (ospiti business o turisti), provenienza degli ospiti e prezzo applicato.

Frugando tra i dati forniti dalle strutture che hanno aderito all'iniziativa, si scopre, per esempio che il tasso di occupazione delle camere in città negli ultimi due anni è cresciuto costantemente, dal 64% del 2017 al 75,1% del 2019.

Non solo. H-Benchmark certifica il ponte di Ognissanti di quest'anno come il più affollato di visitatori che Bologna abbia mai registrato, a riprova dell'ingresso della città nel circuito delle mete turistiche più gettonate: rispetto all'anno scorso la crescita è stata del 14,%, con un picco del 24% per l'1 novembre, quando è stato venduto il 95,9% delle camere, per lo più a visitatori italiani, ma anche a spagnoli (6%), britannici (5%), russi e tedeschi (3%), americani e francesi (3%). Stesso discorso per l'estate: la crescita del tasso di occupazione delle camere è stata nei tre mesi del 5,8% (+7,8% ad agosto).

Naturalmente le grandi fiere registrano il sold out: avviene per Cersaie, quando anche i prezzi delle camere si impennano, ma anche per Eima. In occasione del salone delle macchine agricole, che è biennale, lo scorso anno è stato occupato il 90% delle stanze con un prezzo medio di vendita di 182 euro.

Quest'anno il salone non si è  tenuto, ma ugualmente nello stesso periodo ruisultava venduto l'82% delle camere, probabilmente grazie a un prezzo medio più che dimezzato (82 euro). "Il turismo è un fenomeno complesso. Avere numeri e dati precisi è fondamentale per la destinazione, per basare le nostre scelte su fattori concreti e non su stime imprecise", spiega il presidente di Bologna Welcome, Celso De Scrilli. (Vor/ Dire)

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