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Cronaca

Carabinieri indagati per stalking e depistaggio: non rispondono al giudice

Avrebbero perseguitato per quasi due anni un avvocato per sviare le indagini

Due Carabinieri indagati per stalking e depistaggio. I due, secondo la ricostruzione dell'accusa, avrebbero perseguitato per quasi due anni un avvocato con scherzi come telefonate mute, false ordinazioni a domicilio di pizze e l'iscrizione a un'agenzia matrimoniale a sua insaputa, sviando poi le indagini dopo che il professionista, legato a loro da un rapporto di conoscenza, aveva denunciato proprio a uno dei due militari quei fatti.

Nei confronti dei Carabinieri, spiega il legale di uno dei due, Antonio Petroncini, la Procura ha chiesto "l'interdizione dal lavoro operativo di ufficiali di Polizia giudiziaria, poi l'Arma potrà decidere un'eventuale sospensione".

Oggi però, davanti al gip Domenico Truppa, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il legale fa sapere che "non ricoprono più le posizioni lavorative di cui erano titolari quando sono avvenuti i fatti contestati". Quanto al suo assistito, Petroncini dichiara di "aver presentato una breve memoria" e di aver respinto ogni addebito nei confronti del suo cliente davanti al gip e al pm, spiegando che "i rapporti con l'avvocato erano cordiali, non ci sono state modifiche delle abitudini di vita o particolari patimenti e non sussiste il depistaggio, sia perchè secondo noi non c'è stato stalking, sia perchè non c'è stata una condotta ingannevole verso la Procura o verso altri". In ogni caso, aggiunge, "il mio assistito non si è mai occupato di indagini relative a queste vicende". Il legale afferma poi che "ci sono stati degli scherzi tra il mio assistito e l'avvocato", ma fatti 'alla luce del sole', tanto che poi i due "ci ridevano sopra", e che comunque "non rientrano tra gli episodi contestati, che peraltro non è affatto detto che siano attribuibili ai due indagati".

E' dello stesso parere l'avvocato Andrea Margotti, che difende l'altro Carabiniere indagato. Anche il suo cliente, spiega, "si è avvalso della facoltà di non rispondere, e abbiamo depositato una memoria in cui spieghiamo che, secondo noi, non ci sono indizi di colpevolezza riguardo alle condotte contestate". Al termine dell'interrogatorio il gip si è riservato la decisione, riserva che dovrebbe essere sciolta nei prossimi giorni. (fonte agenzia dire)

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