Dozza: detenuto 29enne tenta il suicidio in cella, salvato dalla Penitenziaria
Si è stretto una corda intorno al collo, ma è stato salvato. La Uil Penitenziari di Bologna: '1.500 tentativi sdi suicidi in cella ogni anno, negli ultimi dieci anni la Penitenziaria ha salvato circa 6.000 detenuti'
Un detenuto 29enne di origini moldave ha tentato di togliersi la vita questa mattina al carcere della Dozza, dove era rinchiuso per reati di furto”.
Si è stretto intorno al collo una corda fatta di stracci, ma è stato salvato. Lo riferisce Domenico Maldarizzi, Coordinatore Provinciale della Uil Penitenziari di Bologna: "Qualcuno invece ha sollevato il corpo e tagliato la corda. Il tempestivo e provvidenziale intervento dell’Agente di Polizia Penitenziaria è solo l’ultimo degli oltre 6000 casi di salvataggio avvenuti negli ultimi 10 anni nelle carceri italiane”
Per Maldarizzi, gli agenti operano quotidianamente "tra indicibili difficoltà operative e indegne condizioni lavorative, le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria non solo assicurano la sicurezza all’interno delle nostre prigioni ma sono costantemente impegnati a salvare vite umane”.
I tentativi di suicidi in cella sono 1.500 all'anno e negli ultimi dieci anni la Polizia Penitenziaria ha salvato circa 6.000 detenuti in extremis: "Non possiamo, quindi, che essere grati alle donne e agli uomini dei baschi azzurri che - chiosa il coordinatore Provinciale Domenico Maldarizzi – in silenzio, armati di umanità, tolleranza e professionalità, impediscono, come riconosciuto anche dal Ministro Orlando, il definitivo collasso del nostro sistema carcerario. “Ciò che è accaduto oggi alla Dozza di Bologna ne è la riprova – conclude Il Coordinatore Provinciale della Uil Penitenziaria - ed è la risposta silenziosa della Polizia Penitenziaria alle polemiche di questi giorni dopo l’impiccagione di un altro detenuto nel carcere di Milano Opera".
