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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro Storico / Via del Pratello

Operatori carcere Pratello in presidio: 'Non ci sono neanche le linee telefoniche'

Personale che invecchia, struttura fatiscente, assicurazione sulle auto di servizio, il personale preoccupato per il futuro della struttura

Gravi difficoltà lavorative del personale tecnico, socio assistenziale ed amministrativo del Centro di Giustizia Minorile di Bologna (carcere del Pratello). Le denunciano le sigle della Funzione Pubblica di CGIL e Cisl che oggi hanno dato vita a una mobilitazione del personale con presidio davanti al centro di detenzione.

“I lavoratori del Centro di Giustizia Minorile svolgono la loro attività con sempre maggiore difficoltà e hanno visto, nel tempo, peggiorare le loro condizioni di lavoro. In particolare, a fronte di un maggiore carico di lavoro per l’aumento di casi di minori, presenti nelle strutture residenziali e in carico al Servizio Sociale per minori non sono state previste le necessarie implementazioni dell’organico che si sta progressivamente impoverendo. Tale situazione è già stata più volte denunciata al Dipartimento per la Giustizia Minorile, senza ottenere i necessari interventi risolutivi. Le misure organizzative adottate dall’attuale dirigenza, attraverso continui ordini di servizio, si sono poi rivelate inefficaci ed hanno peggiorato le condizioni lavorative del personale. Ciò ha minato la stabilità dei servizi in quanto i lavoratori degli stessi non sono garantiti né per sede né per le funzioni”, fanno sapere i sindacati.

E poi carenza di risorse economiche necessarie alla tutela del personale nello svolgimento delle proprie funzioni sul territorio regionale, ad esempio, il mancato rinnovo della polizza sulle auto di servizio: "A questo si aggiunge anche una strutturale e annosa carenza di risorse strumentali come ad esempio le linee telefoniche insufficienti e non adeguate a raggiungere l’esterno dei servizi necessarie per svolgere le azioni quotidiane" e quindi preoccupazione "per l’incertezza riguardo al futuro della locale Comunità Ministeriale per Minori che ormai da anni combatte con la minaccia della chiusura".

A peggiorare la situazione sono, poi, intervenuti altri fattori ad es. la non compiuta realizzazione, della riorganizzazione ministeriale che unisce pezzi del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (UEPE- Uffici della Esecuzione Penale Esterna che si occupano dei detenuti) con i CGM (Centro Giustizia Minorile) poiché non sono state stabilite le risorse necessarie per questo progetto e di fatto i servizi sono stati uniti amministrativamente ma non operativamente.

Ecco cosa hanno da dire:

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