Preoccupazione per il caso della famiglia Santoro che, dopo un periodo di assenza da Bologna, al suo ritorno ha trovato la casa, in una palazzina Acer in via Vezza, occupata. Era stata una vicina di casa, alla quale i Santoro avevamo lasciato le chiavi di casa per controllare posta e appartamento, ad avvertirli anche del cambio della serratura. Dalle testimonianze raccolte, la casa sarebbe stata occupata da un gruppetto di giovani, descritti dai vicini come "punkabbestia", che però l'hanno abbandonata spontaneamente.

PROCURA INDAGA. "Chiunque ha fatti di rilievo penale da riferire, se lo ritiene, può informare la Procura" - che ha aperto un fascicolo sull'accaduto -"se invece riveste funzioni pubbliche è obbligato a farlo" ha dichiarato il Procuratore aggiunto Valter Giovannini. 

Acer intanto ha riconsegnato al legittimo assegnatario l'appartamento di via Vezza 4, che era stato occupato illegalmente, ha fatto sapere nel frattempo l'assessore alla Casa Riccardo Malagoli. 

IL SOSPETTO DI UNA "TALPA" CHE AVVISA OCCUPANTI. Il presidente Acer Claudio Felicani, in una recente dichiarazione rilasciata alla stampa locale, aveva parlato di una regia di gruppi antagonisti e di avere dei sospetti su una "talpa all’interno delle istituzioni", responsabile di eventuali "soffiate" quando i legittimi assegnatari si allontanano temporaneamente dall'alloggio. La dirigenza non avrebbe le prove di ciò, però sta di fatto che i dati sugli alloggi Acer, a libero accesso in passato, da qualche tempo sono stati 'secretati', ovvero resi accessibili a pochissimi soggetti qualificati. Altra questione è invece un'eventuale "soffiata" quando i legittimi assegnatari si allontanano temporaneamente.