rotate-mobile
Cronaca Navile

Casa, nasce graduatoria per famiglie sfrattate: per loro 25 appartamenti al Navile

E' la mossa del Comune per superare il problema delle occupazioni. Aiuti alle famiglie che "hanno veramente bisogno" mettendo a loro disposizione degli immobili comunali, dove alloggiare temporaneamente. Poi assistenza nella ricerca del lavoro e esenzione dalla Tasi

Nasce "la graduatoria" delle famiglie disagiate e sfrattate a cui dare un alloggio o una stanza, temporaneamente, e aiutarle a ripartire. Per superare il problema delle occupazioni, dare risposte alle famiglie che "hanno veramente bisogno" e affrontare le "centinaia di sfratti, che diventeranno migliaia", il Comune di Bologna metterà a disposizione un suo immobile, nel quartiere Navile, con circa 25 mini appartamenti.

E intanto, sperimenterà il nuovo accordo firmato lunedì con Prefettura, Provincia, Ausl, per mettere a disposizione una decina di stabili, pubblici e privati (a partire di quello di via De' Maria) per chi è senza casa. Con Palazzo D'Accursio che farà da garante, seguirà individualmente i nuclei familiari, cercherà di aiutarli a trovare occupazione e alloggio ed esenterà dalla tasi il proprietario.
Gli occupanti, d'altro canto, dovranno rimanere negli spazi per un tempo limitato e pagare le utenze o dare un contributo a seconda delle loro possibilità.

Casa e Sfratti: i numeri a Bologna e in Emilia Romagna

OCCUPAZIONI. Tutto questo non vale per le case Acer "che sono già destinate a chi ha bisogno e che non devono essere occupate perchè si arriverebbe a una guerra tra poveri". L'idea è stata spiegata oggi in question time dall'assessore comunale al Welfare, che ha risposto a una domanda sul tema posta dl consigliere ex lega nord, Manes Bernardini. Con questa iniziativa, precisa Frascaroli, "non si penalizza ne' facilita chi occupa, ma si da' una mano a chi è senza un alloggio, magari a causa di uno sfratto per morosità'.

Se il proprietario dell'immobile dà il suo benestare a lasciare lì chi occupa ("E che è stato individuato come bisognoso"), le famiglie potranno avere una sistemazione temporanea. Gli altri, però, devono andarsene. Un dialogo per avviare questa sperimentazione è  in corso con i proprietari dell'immobile di via De' Maria e "offre ai proprietari alcuni elementi di garanzia, seppur non economica, rispetto a una serie di condizioni di utilizzo dello stabile, a lavori di manutenzione ordinaria e con la promessa di liberare lo stabile in un tempo congruo se deve essere venduto o utilizzato dalla proprietà", prosegue Frascaroli. Quanto a una domanda di Bernardini, che chiede se il Comune abbia riattaccato o stia pagando utenze di immobili occupati l''assessore replica che "noi non paghiamo ne' attacchiamo nulla", pure se "abbiamo dei dubbi sulla legittimita'' dell''articolo 5 della legge che prevede il taglio delle utenze". Su questo, aggiunge Frascaroli "abbiamo anche chiesto chiarimentro a Roma, ma ancora non ci hanno risposto". Bernardini, comunque, non è soddisfatto della risposta: "A me risulta che il Comune ha pagato bollette da 19.000 e da 8.000 euro per stabili occupati, quindi o l'assessore mente a un consigliere comunale, oppure, cosa ancor più grave, non conosce lo stato delle cose".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Casa, nasce graduatoria per famiglie sfrattate: per loro 25 appartamenti al Navile

BolognaToday è in caricamento