Prostituzione, 'lucciole' in casa all'insaputa dei proprietari: 8 indagati
Prendevano in affitto appartamenti poi li cedevano, raddoppiando il canone, a prostitute. 8 denunciati per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento della prostituzione. Perquisite 45 abitazioni
Prendevano in affitto appartamenti, sparsi un pò per tutta Bologna, e poi li cedevano, rincarando il canone, a prostitute italiane, romene, sudamericane e russe che vi rimanevano per brevi periodi. Sono otto, tutte italiane, le persone denunciate per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento della prostituzione: tra questi, un sessantenne bolognese considerato a capo della struttura e con precedenti specifici.
L'operazione, condotta dalla Seconda sezione della Squadra Mobile di Bologna e coordinata dal pm Massimiliano Rossi, ha visto un massiccio impiego di agenti (circa 150) per le perquisizioni negli appartamenti, in tutto 45: quasi tutti sotto le Due Torri, tranne uno a Caselecchio e un altro a Modena.
Ai proprietari degli appartamenti gli indagati, che li affittavano tramite due società immobiliari a loro riconducibili, pagavano un canone in media sugli 800 euro al mese, mentre alle prostitute chiedevano 400 euro a settimana.
Le ragazze, poi, tramite annunci su internet si procuravano i clienti e di solito dopo qualche giorno cambiavano casa. Il ricambio negli appartamenti era dunque costante. Al momento delle perquisizioni, risalenti a una settimana fa, gli agenti hanno trovato negli alloggi una ventina di ragazze, tutte ascoltate dagli inquirenti per acquisire elementi utili all'indagine.
(agenzaia Dire)