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Cronaca

Immigrati Nord Africa, più arrivi del previsto ed è allarme accoglienza

Si cercano nuove strutture per l'ospitalità: spunta l'ipotesi di appartamenti pubblici e si torna sui "prati di Caprara". Cancellieri:"Ai Prati di Caprara 30 e non di più". Burgin smentisce bufala: "Nessun immobile pubblico sfitto"

Arriveranno tra domani e sabato e saranno accolti a Villa Aldini (Osservanza), Villa Pallavicini (Caritas), la struttura dei Poveri Vergognosi (Santa Viola), l’Opera Marella (San Donato) e anche ai discussi Prati di Caprara, caldeggiati dalla Protezione Civile per via dei 500 posti, ma bocciati da alcuni politici, come il governatore Vasco Errani, che si oppongono ai ghetti. 

NUMERI IN AUMENTO - “La variazione numerica degli arrivi ci porta a dovere organizzare anche una caserma - così il commissario Anna Maria Cancellieri - C’è una struttura già pronta, nell’edificio, che potrebbe accogliere fino a 30 stranieri. Ma non di più”.
Bologna ne dovrebbe ospitare 70, mentre gli altri migranti verranno accolti nel territorio provinciale, proporzionalmente al numero dei residenti, come da piano completo che l’assessore provinciale alla Protezione Civile Emanuele Burgin stilerà entro domani con i rappresentanti dei sette distretti (Comune di Bologna, Pianura est, Pianura ovest, Imolese, San Lazzaro di Savena, Casalecchio di Reno e Porretta): sarà accolto solo chi è possesso dei requisiti per l’ottenimento del permesso di soggiorno per motivi umanitari.

IMMOBILI PUBBLICI SFITTI - Mentre la carta stampata ipotizza come piano di emergenza per l'accoglienza anche appartamenti pubblici sfitti, immediata arriva la smentita dell'l'assessore  Burgin: “Non esiste alcun programma di utilizzo di immobili pubblici sfitti per affrontare l'accoglienza dei profughi in arrivo dal nord Africa".“Attraverso il Tavolo tecnico di coordinamento provinciale – prosegue Burgin - stiamo cercando di individuare nei diversi Distretti della provincia le strutture più idonee all'accoglienza con l'obiettivo di non creare grosse concentrazioni di profughi in un unico luogo. Anche a fronte di comunicazioni e numeri che cambiano ogni giorno da parte del Governo, ci prepariamo ad affrontare tutte le ipotesi ma non c'è alcun programma di utilizzo di immobili pubblici sfitti. Questo molto semplicemente perchè, oltre ad essere necessario per altre finalità, questo genere di immobili nella disponibilità di Comuni e Provincia è del tutto residuale sul territorio".

SALINARI - “Bologna deve accogliere i profughi che stanno arrivando in città con mezzi propri – dice il capolista di Sinistra per Bologna, Raffaele Salinari - così come informa l’Associazione Piazza Grande che ha già fornito la prima assistenza ad una trentina di migranti”.
“Non siamo in presenza di alcuna invasione e la situazione – prosegue -  in attesa che la Regione metta a punto la rete di accoglienza per i profughi sbarcati a Lampedusa,  può e deve essere governata. Ciò deve avvenire nella massima trasparenza e senza nessuna ghettizzazione dei migranti. Serve una corretta politica di coinvolgimento delle strutture associative e di volontariato cittadine e dei comuni della provincia. E’ necessario lavorare su piccoli gruppi di migranti così come è stato fatto per accogliere i primi 30 ragazzi arrivati a Bologna da Lampedusa nei giorni scorsi. La solidarietà dei bolognesi non è mai venuta meno e siamo certi che anche di fronte a questa nuova tragedia, lacittà saprà rispondere con capacità e sollecitudine”

 

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