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Cronaca

Censimento 2011: crescono le nascite, soprattutto in Pianura

La popolazione della provincia è risultata pari a 981.807 persone, 66.582 in più rispetto a dieci anni prima (+7,3%). La crescita relativa più decisa si è riscontrata nei comuni della pianura

La popolazione della provincia di Bologna al censimento 2011 è risultata pari a 981.807 persone, 66.582 in più rispetto a dieci anni prima (+7,3%). La crescita relativa più decisa si è riscontrata nei comuni della pianura e in alcuni altri della zona imolese e collinare; in particolare Sala Bolognese e San Giorgio di Piano hanno visto crescere la loro popolazione di oltre il 30%.

DATI ISTAT. Sono alcuni dei dati elaborati dal Comune capoluogo sulla base di quelli che l'Istat ha divulgato in aprile dopo il 15/o Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011. Tra gli altri risultati del focus, vi è che il capoluogo e alcuni comuni della montagna hanno fatto registrare aumenti più modesti; in tre comuni montani (Camugnano, Castiglione dei Pepoli e Castel del Rio) la popolazione residente è invece diminuita. Continua ad aumentare la componente femminile della popolazione, la cui incidenza è strettamente condizionata dal processo di invecchiamento e dalla diversa longevità dei due sessi.

PIU' FAMIGLIE NEL BOLOGNESE. Nel 2011 in provincia di Bologna si contano infatti 92 uomini ogni 100 donne. Al sensibile incremento della popolazione fa riscontro un ancor più marcato aumento del numero di famiglie: al censimento 2011 sono stati rilevati nella nostra provincia 461.224 nuclei familiari, quasi 60.000 in più rispetto a dieci anni prima (+14,8%). Gli incrementi percentuali più significativi si registrano ancora una volta nei comuni della pianura: ad esempio, San Giorgio di Piano mostra un aumento dei nuclei familiari del 38%, Crespellano, Sala Bolognese e Granarolo dell'Emilia superano il 36%. L'aumento del numero di famiglie è influenzato anche dalla tendenza, già in atto da lungo tempo, a una progressiva riduzione della dimensione media familiare, che scende infatti da 2,26 componenti nel 2001 a 2,12 nel 2011. In particolare, appaiono in diminuzione le famiglie più numerose, mentre sempre più elevata risulta l'incidenza di quelle unipersonali come conseguenza fra l'altro, anche in questo caso, del progressivo invecchiamento della popolazione.

I NUMERI DI BOLOGNA. Il capoluogo è caratterizzato da un'ampiezza media delle famiglie più ridotta (1,92 componenti) dopo Lizzano in Belvedere (1,89), mentre Mordano e Sala Bolognese sono i comuni con la dimensione media familiare più elevata (rispettivamente 2,45 e 2,42 componenti). Il Censimento è poi l'unica fonte attualmente in grado di fornire informazioni statistiche sul patrimonio abitativo esistente. Particolarmente interessanti sono dunque i dati sul numero di abitazioni censite in provincia: al 9 ottobre 2011 quasi 510.600, cioé circa 55.000 in più in dieci anni (+12%). Gli incrementi percentuali più significativi si registrano nei comuni di Crespellano, dove il patrimonio abitativo è aumentato in un decennio di oltre il 50%, di Castel Guelfo e Medicina (oltre il 40%). Tra i comuni della prima cintura spicca Granarolo con un importante sviluppo edilizio (+34,5%), mentre Bologna (+6%) e alcuni comuni della montagna riportano gli aumenti percentuali più contenuti. Entro la fine dell'anno è prevista la pubblicazione da parte dell'Istat di ulteriori dati relativi all'ultimo censimento: conosceremo così la popolazione definitiva per singolo comune, la cosiddetta "popolazione legale", suddivisa anche per sesso, età e cittadinanza (italiana e straniera). All'inizio del 2014 è fissato invece il rilascio dell'intera base di dati censuaria, che sarà anche questa volta accessibile in rete.

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