Prostituzione, il Comune: “Necessaria nuova legislazione. Censimento non illegale”
Dopo le polemiche sul "censimento" delle lucciole a Bologna, le domande dei consiglieri e le risposte del sindaco: "Crescita dei servizi mirati al contenimento del fenomeno"
Durante lo spazio “question time” di oggi, i consiglieri Lorenzo Tomassini (Pdl) e Paola Francesca Scarano (Lega Nord) hanno posto al sindaco delle domande legate alle polemiche suscitate dal “censimento” dei Carabinieri di Bologna. "Da diversi anni, e dal 2008 in maniera strutturata e continuativa, la Polizia Municipale del Comune di Bologna opera attivamente, di concerto con le altre Forze dell’ordine, nell’ambito del contrasto al fenomeno della prostituzione, avvalendosi, in particolare, del personale del reparto Sicurezza Urbana e dei Nuclei Territoriali. Sul tema in generale della prostituzione e delle revisioni della legislazione in materia penso che sia evidente la necessità di una nuova legislazione che punti a salvaguardare le persone dallo sfruttamento e a garantire adeguata tutela in campo sanitario in modo particolare".
DATI E RISULTATI. Solo nell’ultimo biennio, la predisposizione di servizi mirati al contenimento del fenomeno, con una frequenza media di 4 servizi settimanali, alternati su diversi orari servizio, ha portato ai seguenti risultati: persone dedite alla prostituzione identificate: 463; persone denunciate in stato di libertà per reati contro la decenza o atti osceni: 121; arresti per violazione alla legge sull’immigrazione, a seguito dei controlli mirati: 5. Verbali per violazioni al Codice della strada comminati alle prostitute o ai loro clienti : 42.
IL CENSIMENTO. Le persone interessate – spiega Merola - vengono sottoposte alle normali procedure previste dalla vigente normativa, ai fini della loro certa identificazione e per gli eventuali, conseguenti, provvedimenti di deferimento all’autorità giudiziaria; pertanto non viene operata alcuna forma di “schedatura” che esuli dalle suddette procedure. Tali dati sintetizzano l’intensa attività svolta dal Corpo della polizia municipale in materia, compatibilmente con il complesso e articolato ambito di attività istituzionali; pur non potendosi esaudire le comprensibili richieste provenienti dai cittadini, viene fornito un importante contributo su una tematica che, prioritariamente, vede l’intervento delle forze di Polizia dello Stato, cui la legge demanda espressamente la competenza diretta. Sull'operato dei carabinieri penso sia stato utile e non credo che possa essere ritenuto illegale. Ringrazio ancora una volta i carabinieri per quanto fanno in città per la tutela dei cittadini.
NECESSITA’ IMPELLENTE. Sul tema in generale della prostituzione e delle revisioni della legislazione in materia penso che sia evidente la necessità di una nuova legislazione che punti a salvaguardare le persone dallo sfruttamento e a garantire adeguata tutela in campo sanitario in modo particolare. Siamo di fronte a fenomeni di schiavismo vero e proprio. Questo non significa tornare all’idea delle case chiuse e alla segregazione, ma sicuramente sarebbe importante che il nostro Parlamento affrontasse questo argomento riflettendo sulle diverse esperienze europee in particolare dei Paesi del Nord che hanno trovato il modo di tutelare le donne che esercitano la prostituzione e di ridurre il danno dello sfruttamento e di salvaguardare il decoro della vita urbana. Ancora più in generale penso che il fenomeno della prostituzione interroghi il genere maschile e il persistere di una cultura maschilista inaccettabile, causa di fondo dell'incapacità delle forze politiche di affrontare l'argomento di una revisione adeguata della legislazione vigente. Dichiaro tutta la mia disponibilità a ulteriori approfondimenti e a iniziative del Consiglio su questo campo affinché questo tema torni all'attenzione".