Bigiotteria, giocattoli insicuri e locali-dormitorio: operazione della Gdf in un 'megastore'
5.000 prodotti privi dei requisiti di sicurezza per 20mila euro. Titolare del megastore un cittadino cinese con diversi negozi fra Romagna ed Emilia. Nel negozio posti letto destinati ai dipendenti
La Tenenza della Guardia di Finanza di Cento, in collaborazione con la locale Polizia Municipale, ha sequestrato in città 5.000 prodotti privi dei requisiti di sicurezza e conformità. Si tratta in prevalenza di bigiotteria, giocattoli e materiale elettrico a bassa tensione (trasformatori, phon, rasoi, prese luminose notturne, macchinine radiocomandate), privi dell’indicazione dell'eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all'uomo, alle cose o all'ambiente.
I 5.000 prodotti sequestrati sono stati rinvenuti in un “megastore” di Cento, il cui titolare è un cittadino cinese che vive a Rimini e possiede diversi negozi di articoli vari fra Romagna ed Emilia. Il valore commerciale della merce ritirata è di circa 20.000 €.
L’intervento è stato eseguito nell’ambito dei controlli operati dal Corpo a contrasto del commercio illecito di prodotti recanti false indicazioni sulla provenienza.
LOCALI-DORMITORIO. Il titolare inoltre aveva ricavato in uno dei locali del negozio, oltre 10 posti letto destinati a dormitorio per i suoi dipendenti, senza comunicare all’Autorità di Pubblica Sicurezza di aver dato ospitalità a cittadini stranieri come prevedono le norme in materia.
Tra i prodotti dannosi per la collettività che grazie all'azione congiunta di Guardia di Finanza e Polizia Municipale sono stati ritirati dal commercio, sembra doveroso sottolineare in particolare la pericolosità degli articoli di bigiotteria (collane, braccialetti,orecchini) e dei giocattoli nonché degli apparecchi elettrici che possono essere utilizzati
anche dai bambini con possibili effetti dannosi per la loro salute ed incolumità. Sono in corso di approfondimento quelle dell’importatore, che risulta essere anch’esso un imprenditore cinese. La legge infatti prescrive che l’importatore deve fornire ai propri distributori (clienti) le schede tecniche di conformità e l’analisi di certificazione della qualità dei prodotti immessi in commercio e, se trattasi di giocattoli, deve indicare su di essi la propria denominazione e le relative caratteristiche di funzionamento, tutte indicazioni che non risultano riportate sui prodotti sequestrati.