rotate-mobile
Cronaca

Immobili Comune, bufera su Via Fiorini: “Assegnato a centro sociale senza nessun bando”

Durante il Question Time di oggi la Giunta viene interrogata sull'assegnazione dell'immobile di Via Pietro Fiorini all'Associazione Lazzaretto: Lisei, Facci e Bugani: "Dov'è il bando?"

I consiglieri Michele Facci, Massimo Bugani e Marco Lisei chiedono all’assessore Ronchi spiegazioni sulla modalità di assegnazione degli immobili del Comune e in particolare di quello ubicato in via Pietro Fiorini, andato all’Associazione Lazzaretto. La polemica nasce dal sospetto che non ci sia stata equità e trasparenza e Lisei attacca: “I centri sociali non producono cultura, diamolo ad associazioni come LIPU”. Ronchi: “Basta conflitti perenni”.

BUGANI. Il Movimento 5 Stelle non è, come invece avrebbero insinuato alcuni organi di stampa, contro i centri sociali – precisa durante il Question Time di questa mattina Massimo Bugani – non è il nostro pensiero, finchè ovviamente si resta nella legalità. Per l’assegnazione dell’immobile di via del Lazzaretto, che è stata fatta da un giorno all’altro, chiediamo su quale criterio si sia basata e perché non sia stato un bando pubblico”.

LISEI VS CENTRI SOCIALI. Marco Lisei spara a zero sui centri sociali che non produrrebbero alcun prodotto culturale: “Una logica contro i criteri di valorizzazione degli immobili del nostro Comune, un danno economico, come il non fare le cose alla luce del sole, perché loro e non un’associazione che si occupa di volontariato o problematiche per gli animali come la LIPU. Sappiamo già che uso faranno quelli del Centro Sociale dell’immobile in questione. Noi non sappiamo nulla di questo patrimonio immobiliare, nessuna logica di trasparenza, ma logica di mantenere redditi di posizione e accontentare amici di amici. Non si va incontro alle richieste culturali della città. Non possiamo apprezzare questa scelta perché non rispetta i sacrifici che il Comune dovrà fare” Almeno si prevede da parte loro una ristrutturazione?”

LE RISPOSTE DI RONCHI: L’Assessore alla Cultura risponde alle domande: “Esprimo la posizione della Giunta: noto che c’è un carico ideologico molto forte in queste domande, ma questa Giunta non ne ha. Facciamo valutazioni che possono essere diverse sui contenuti delle attività e crediamo che ci diano un contributo alle attività e alle aggregazioni di questa città. Stiamo parlando di corsi, di concerti, approfondimenti e in una città studentesca con tanti giovani questo è positivo. Chiudiamo la stagione del conflitto perenne e apriamo quella del dialogo. Costa molto di più alla Comunità il conflitto, sia in termini di tempo che di risorse e non sto dicendo, che non esista la mediazione”.

QUESTIONE IRRISOLTA. Ronchi ricorda poi che in Vicolo Bolognetti il conflitto con i residenti è stato chiuso e questo vuol dire che si possono far convivere bolognesi e associazioni culturali. La risposta a Lisei: “Le sue richieste saranno accettate e avrà la documentazione necessaria, ma vogliamo costruire un rapporto di interlocuzione  perché solo il dialogo abbatte il conflitto e il conflitto costa caro. Ma Michele Facci si dichiara  “Esterrefatto dall’arrendevolezza” e dice che “Qui chi più urla più ottiene”. Anche Bugani si dice: “Insoddisfatto perché non ha risposto a noi. Perché non si fa un bando?”Lisei: “Condivido le dichiarazioni di Facci e l’amministrazione ha alzato bandiera bianca. Le associazioni sanno che se le associazioni vogliono qualcosa alzano il conflitto e ottengono un immobile a canone zero”.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Immobili Comune, bufera su Via Fiorini: “Assegnato a centro sociale senza nessun bando”

BolognaToday è in caricamento