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Cronaca

Scontri al CIE, centri sociali alla Questura: "Dichiarazioni false, brutali condizioni di vita"

Un comunicato firmato Tpo, Vag61, Progré, Cobas Bologna, Rivolta il Debito-Communia Network, Usb, Asia, Làbas Occupato sui fatti del 18 dicembre davanti al Cie

Manifestazione del 18 dicembre 2013 al CIE: "Le forze dell'ordine hanno avuto un atteggiamento aggressivo, inadeguato e ingiustificato rispetto all'effettivo comportamento dei manifestanti. La gravità di quanto accaduto è accresciuta dal contesto generale in cui si inseriva la manifestazione: nella mente di tutti rimangono ferme ancora oggi le immagini che il giorno prima erano state trasmesse dal Tg2 sulle brutali condizioni di vita a cui sono sottoposti i migranti prigionieri a Lampedusa". Lo sostengono in un comunicato firmato Tpo, Vag61, ass. Progré, Cobas Bologna, Rivolta il Debito-Communia Network, Usb, Asia, Làbas Occupato, che fa riferimento alle dichiarazioni della Questura di Bologna sui fatti del 18 dicembre davanti al Cie.

Nel comunicato si dice che "in questi giorni sono state rilasciate dichiarazioni totalmente prive di fondamento che si discostano profondamente dalla verità, testimoniata anche dai video che stanno circolando in rete". I centro sociali parlano di quattro cariche della Polizia. "Di fronte alla gravità di questi fatti e alla cattiva gestione da parte dei funzionari di piazza di una situazione del tutto pacifica, non ci saremmo aspettati le accuse infondate che in questi giorni vengono mosse da Questura e Procura nei nostri confronti - si aggiunge -. In un primo momento queste hanno giustificato l'aggressione con il presunto pericolo di uno 'scavalcamento' del muro di cinta.

L'inconsistenza di questa versione è risultata subito palese: come avremmo potuto scavalcare un muro di almeno tre metri e mezzo? Con pennelli e secchi di vernice? In un secondo momento la Questura ha provato a giustificare l'accaduto accusando i manifestanti di aver provocato le forze dell'ordine con la scritta sul muro. Partendo dal fatto che non crediamo che una tale azione possa essere valutata come una forma di provocazione, ci chiediamo se è possibile mai considerare quattro cariche della polizia come una forma di reazione proporzionata ad una scritta su un muro. Il risultato di questa pessima gestione di piazza è il ferimento di molti manifestanti, alcuni anche in modo grave visto che ne avranno per più di un mese".

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