Coronavirus, petizione dei sindacati: "Non abolire quarantena per i sanitari"
L'appello sulla piattaforma Change.org di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl Emilia-Romagna comparto sanità: "Riteniamo questa sospensione pericolosa per la salute individuale, familiare e collettiva"
Più di 12mila firme in 24 ore. Ha raccolto tantissime adesioni, e il numero cresce costantemente, la petizione lanciata ieri sulla piattaforma Change.org da Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl Emilia-Romagna, comparto sanità, diretta al Governo e al premier Giuseppe Conte, affinché venga modificato il recente decreto del ministro alla Salute, Roberto Speranza.
L'articolo 7 di quel provvedimento, infatti, abolisce la quarantena per il personale sanitario impegnato nel fronteggiare l'emergenza da coronavirus. "Riteniamo questa sospensione pericolosa per la salute individuale, familiare e collettiva - sostengono i sindacati - perché il personale che ha avuto contatti stretti con pazienti positivi senza i necessari dispositivi andrà a lavorare, in assenza di sintomi, senza sapere se ha contratto o meno il virus".
Cgil, Cisl e Uil chiedono dunque che "il personale sia sempre dotato dei dispositivi di protezione individuale e sia verificato lo stato di salute e l'assenza di contagio prima di andare in servizio, se ci sono stati contatti stretti con casi positivi".
Del resto, sferzano i sindacati, "non basta chiamarli eroi: è un obbligo prendersi cura di chi ci cura. Rischiare la salute degli operatori per avere più persone a lavorare è sbagliato, perché significa aumentare il rischio dei familiari e della popolazione", concludono Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia-Romagna. (Dire)