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Cronaca

E' morto Ciampi, il ricordo: 'Quanta passione nell'incontro di Marzabotto'

Messaggio di cordoglio dalla Presidente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, che ricorda il Presidente emerito della Repubblica italiana scomparso oggi

“Bologna si inchina di fronte alla figura di Carlo Azeglio Ciampi. Ha speso la sua vita a servizio del Paese e delle Istituzioni - così il sindaco Virginio Merola - governatore della Banca d'Italia in momenti difficili, Ministro, Presidente del Consiglio e poi il Presidente della Repubblica che ha saputo condurre con determinazione e fermezza l'Italia nel delicato passaggio verso la moneta unica europea. Un uomo giusto, il suo esempio e il suo insegnamento resteranno con noi”.

Appresa la notizia, la seduta del Consiglio comunale di Bologna si è interrotta per ricordare il Presidente e osservare un minuto di silenzio.

“La morte di Carlo Azeglio Ciampi è motivo di dolore per tutti". Così Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ricorda il Presidente emerito della Repubblica italiana che si è spento oggi, all'età di 95 anni, in una clinica romana.
Il Presidente Ciampi - ricorda Saliera nel messaggio di cordoglio - "ha sempre rappresentato un punto fermo della nostra democrazia e dello sviluppo dell’Unione europea insegnandoci che siamo cittadini d’Italia nati in terra d’Europa".

Il ricordo vola alla visita di Ciampi a Marzabotto. "Tutti noi ricordiamo la sua passione nell’incontro a Marzabotto nel 2002 con il Presidente della Repubblica Tedesca Rau per ricordare la nostra storia e confermare l’impegno per la pace di tutti noi", chiosa la Presidente dell’Assemblea legislativa.

Nato a Livorno nel 1920 è stato il decimo presidente della Repubblica dal 1999 al 2006. In precedenza fu governatore della Banca d’Italia per 14 anni, presidente del Consiglio e più volte ministro.
Militante del Partito D'Azione, rifiuta di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e da allora comincia la resistenza, in appoggio agli alleati. Nel 1946 sposa Franca Pilla, compagna di una vita.  Si laurea in giurisprudenza presso l'Università di Pisa e partecipa al concorso che lo fa entrare come impiegato in Banca d'Italia. Qui rimarrà per 47 anni, di cui 14 da governatore.
La sua prima volta fu nell'ottobre del 1979, e oltre a essere governatore divenne anche presidente dell'Ufficio italiano dei cambi. Ricoprì quell'incarico per 26 anni, fino al 1993. Per la sua esperienza l'11 dicembre 1991 consegue la laurea magistrale honoris causa in Economia e commercio dall'Università degli Studi di Pavia.

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