rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

CIE Bologna: condizioni degradanti per i migranti, situazione peggiorata

I Medici per i Diritti Umani tornano dopo un anno al Cie di via Mattei: "Inadeguatezza della struttura a garantire la dignità umana dei migranti trattenuti"

Il 19 febbraio, un'equipe di Medici per i Diritti Umani (MEDU) è tornata a visitare il centro di identificazione ed espulsione, CIE, di Via Mattei. Il responso è stato duro: “Totale inadeguatezza della struttura a garantire la dignità umana dei migranti trattenuti. Le condizioni igienico sanitarie e strutturali del centro appaiono inaccettabili, ancor di più in considerazione della responsabilità istituzionale e collettiva a cui sono imputabili”.

I Medici per i Diritti Umani al Cie (Foto Medu)

I medici MEDU raccontano di essersi trovati di fronte alla “mancanza dei minimi requisiti di vivibilità: stanze prive di riscaldamento funzionante, finestre e vetri danneggiati, docce inservibili o con acqua fredda, toilette prive di porte di ingresso, lavandini divelti. Gli spazi interni ed esterni degli alloggi si presentano inoltre in uno stato fatiscente e le condizioni di pulizia sono estremamente carenti”.

E’ passato un anno dalla loro prima visita e le condizioni sembrano peggiorate: “uno scadimento nella fornitura di servizi e beni primari: carenza del vestiario ( il personale è costretto a rivolgersi alle strutture Caritas); insufficienza di coperte; fornitura di un rotolo di carta igienica al giorno ogni cinque persone; carenza di spazzolini, dentifricio, assorbenti igienici; ricambio di biancheria, nel migliore dei casi, ogni dieci giorni”. Non solo condizioni pessime per la vita quotidiana, ma anche psicologiche, poiché la “mancanza pressoché totale di attività ricreative - se non qualche partita a pallone concessa a discrezione del gestore” sottolineano “aumentano la sofferenza psichica e la tensione tra i trattenuti”.

GLI OPERATORI. A novembre il Consorzio Oasi è subentrato nella gestione della struttura, aggiudicandosi l’appalto con un ribasso del budget pro die per trattenuto dai precedenti 69,50 euro agli attuali 28,50 euro. Non stanno meglio quindi gli operatori “Sia a causa del costante sforzo di mantenere sotto controllo una situazione esplosiva, sia per i frequenti episodi di aggressione a cui sono esposti, attribuibili, secondo quanto da loro stessi riferito, alle drammatiche condizioni di vita dei trattenuti”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

CIE Bologna: condizioni degradanti per i migranti, situazione peggiorata

BolognaToday è in caricamento