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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Civis, rifiutato ricorso della Procura: nessun sequestro per Guazzaloca

Anche il Riesame ha dato ragione all'ex sindaco, bocciando il ricorso contro il no al sequestro di beni. Soddisfatto il suo legale: "L'ipotesi accusatoria nei confronti di Guazzaloca non regge, giuridicamente e logicamente"

Anche il tribunale del Riesame scagionerebbe l''ex sindaco Giorgio Guazzaloca, destinatario di un avviso di fine indagini per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sul tram Civis. Viene così respinto il ricorso fatto della Procura di Bologna contro il doppio no al sequestro di beni, per circa 19 mila euro, a carico dell'ex primo cittadino.

Si tratta della terza bocciatura: il gip Andrea Santucci aveva prima negato il sequestro, giudicando la corruzione contestata prescritta. Poi, quando Guazzaloca aveva rinunciato alla prescrizione, il giudice aveva opposto un secondo diniego perché aveva ritenuto carente il 'fumus' di corruzione.

L'appello della Procura era stato sottoscritto dal pm Antonello Gustapane, con l'avallo del procuratore capo Roberto Alfonso, ma senza la firma del contitolare del fascicolo, il procuratore aggiunto Valter Giovannini. Per l'avvocato di Guazzaloca è una decisione "nella fisiologia del sistema processuale. Ben quattro giudici - ha proseguito - in tre diverse occasioni hanno ritenuto che l'ipotesi accusatoria nei confronti di Guazzaloca non regga, sia giuridicamente che logicamente. Aspetto il deposito delle motivazioni e poi sarà mia premura fare una definitiva richiesta di archiviazione".

GUAZZALOCA INDAGATO PER CORRUZIONE. Il reato è relativo all'incarico avuto come presidente del cda di Leasys spa (partecipata al 48% da Enel e al 52% da Fidis servizi finanziari, controllata al 100% da Fiat auto). Per la procura la nomina - l'incarico fu assunto nel novembre 2004 quando non era più sindaco -, con un compenso da 100.000 euro lordi annui, sarebbe stata una contropartita in cambio dell'aggiudicazione, e della velocità nell'aggiudicazione, dell'appalto Civis all'Ati che aveva come capofila e fornitrice del mezzo Irisbus, sempre del gruppo Fiat. Guazzaloca rimase due mesi a capo di Leasys poi passò all'Antitrust.

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