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Cronaca

Stop Civis. Cittadini e politici azzannano Giunta e ATC: "Chi paga?"

Pdl, Lega e Grillini saltano al collo dell'amministrazione: "Vergogna". IDV chiede cambio di rotta, Pd non demorde: "Può essere sostituito con un veicolo più affidabile"

Sospeso l'appalto con la società che ha in mano i lavori, stop ai cantieri del Civis. Alla notizia non sono tardate ad arrivare le reazioni dei cittadini che, imbufaliti, si sono scatenati sui Social Network: "Vergognatevi, quanti soldi sprecati". Poi c'è chi legge al di là del singolo episodio: "Questo ci dovrebbe far capire come gestiscono i nostri soldi atc & co." e chi chiede che paghino le conseguenze coloro che hanno responsabilità in merito: "Chiedere le dimissioni in certi casi è doveroso, tanto più che non è stato eletto a maggioranza dei cittadini per un suo programma strutturale, ma nominato" e ancora chi incalza: "Soldi buttati .. ma visto che in questo paese ormai disastrato totalmente nessuno ha mai pagato iniziamo ad arrabbiarci seriamente su questo punto e a far pagare i responsabili?? Altrimenti le cose non cambieranno mai".

Anche la politica locale balza sulle poltrone. All'attacco della giunta l'opposizione.
Esulta, anche se a metà, la Lega Nord: "Abbiamo vinto una battaglia politica, di chiarezza e di responsabilità - afferma Manes Bernardini - ma ha perso la città di Bologna! Ora la politica si interroghi su quante menzogne, disagi e disastri (vedi la mobilità di oggi in via Marconi ed Irnerio) ha dato in pasto ai cittadini bolognesi. Un semplice vergognatevi a tutti gli amministratori che avevano capito, sapevano, ma hanno continuato a mentire sulla vera natura del mezzo CIVIS".

Dito puntato contro Merola e Sutti, ache da parte del coordinatore cittadino del Pdl Fabio Garagnani, "non possono pensare di essere esenti da responsabilità nella conduzione di un'infrastruttura, da anni e da più parti competenti, giudicata come minimo inadeguata". Sorge, ha spiegato Garagnani, una domanda spontanea: "Chi paga per tutto ciò?. Tanto che Garagnani si è riservato "di segnalare l'intera vicenda alla Corte dei Conti affinché valuti eventuali danni erariali".

Il consigliere regionale 'grillino' Giovanni Favia ha ricordato che "é dal 2007 che sui meetup i cittadini e gli attivi, semplicemente informandosi e ragionando con la propria testa, hanno decretato il totale fallimento del progetto". Invece "i nostri politicanti non sanno decidere un bel nulla" e "hanno preferito delegare alle commissioni tecniche le decisioni e hanno dovuto aspettare le relazioni per fermare i lavori. Sono burocrati, non politici". A ruota di Favia anche Massimo Bugani, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, che ha voluto ricordare "i passaggi che ci portarono ad avere la certezza che quel mezzo non potesse circolare: contattammo alcuni autisti Atc, i quali ci misero in contatto con dei collaudatori, i quali a loro volta ci fornirono i contatti dei francesi che avevano sperimentato il Civis. Con questi 3 semplici e gratuiti passaggi ci trovammo di colpo molto più esperti di tutti i politici".

Nel Pd a prendere posizione è stato Paolo Natali, responsabile urbanistica territorio e mobilità: "Sospendere i lavori è una scelta responsabile in presenza delle incertezze e delle criticità rilevate. Essa non pregiudica la possibilità, una volta ottenuta la sostituzione con un veicolo più moderno e affidabile, di un completamento dei lavori con i necessari ed eventuali adeguamenti". Secondo Natali "la città ha più che mai bisogno di dotarsi di una flotta di mezzi silenziosi e non inquinanti e il progetto Civis, con le indispensabili varianti, é al momento l'unica possibilità in tal senso, anche tenuto conto dei pesanti tagli operati dal governo al trasporto pubblico locale".

Ma gli alleati dell'Idv hanno chiesto un cambio di rotta: "Da tempo avevamo criticato le lungaggini dei lavori, il disagio provocato ai cittadini e alle attività commerciali, così come avevamo espresso tutti i dubbi sull'efficienza dal punto di vista tecnologico", ha ricordato Sandro Mandini, segretario provinciale. Ora, ha aggiunto, "appare ora ancora più necessario ripensare in modo sistemico tutto il tema della mobilità urbana metropolitana - a partire dal progetto del People Mover - sul quale sono emerse non meno importanti criticità che meritano un ulteriore approfondimento".

 

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