Scontri durante comizio Forza Nuova, misure cautelari per due attivisti
Le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale, con calci e bastoni. Il collettivo Cua parla di intimidazione e annuncia presidio
Due giovani sono stati colpiti dalla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Bologna. Il provvedimento è stato notificato dalla Digos in merito al 20 maggio scorso, quando la contestazione al comizio di Roberto Fiore organizzata da collettivi e centri sociali è culminata in tafferugli e una carica della polizia.
Secondo quanto ricostruito dalla Digos, le cui indagini sono coordinate dal pm D'Ambruoso, i due, M.N., 26 anni, originario della Sardegna ma residente a Bologna, e S.D: 23 anni, residente a modena, avrebbero con calci e con l'aiuto di un bastone, cercato di sfondare il cordone di sicurezza e procurato ferite a otto agenti, refertati al termine degli scontri. Entrambi militanti dell'area autonoma, i due ragazzi risultano gravati da precedenti specifici in materia. L'indagine è supervisionata dal procuratore Capo Giuseppe Amato.
Il Collettivo Cua ha già annunciato un presidio di protesta per oggi alle 18 in piazza Verdi, e in un lungo comunicato parla di "initimidazione" e di "misura repressiva a dir poco di carattere medievale".