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Cronaca

Comune, 19.000 euro per iniziativa formativa. Blitz dei sindacati in consiglio: 'Incoerenza'

Migliaia di euro destinati ad un appuntamento per i dipendenti municipali che partecipano alla 'Cos'. Sindacato: "incoerente che si spendano questi soldi proprio quando si è assistito al taglio del salario accessorio dei dipendenti, compresi i partecipanti alle Cos"

Il Comune di Bologna spende quasi 19.000 euro (18.900) per una "iniziativa formativa" da realizzare con le tecniche del Teatro di impresa per far maturare, tra i suoi dipendenti, competenze che li rendano "agenti del cambiamento"; e la cosa va di traverso al sindacato. Quelle risorse sono destinate ad un appuntamento rivolto ai dipendenti municipali che partecipano alla Conferenza di organizzazione dei servizi (la ''Cos'') e per la Fp-Cisl appare "quantomeno incoerente che si spendano questi soldi proprio quando si è assistito al taglio del salario accessorio dei dipendenti, compresi i partecipanti alle ''Cos".

Per di più, i 19.000 euro vanno ad una "società  esterna. Possibile- domanda la sigla del pubblico impiego della Cisl dal suo sito- che in tutto il Comune non vi sia tra i dirigenti (di ruolo, incaricati, eccetera) ed i dipendenti una persona che sappia un po' di queste materie da poterle spiegare ad altri, e così facendo spendendo un po' meno, vista l''aria che tira?". Si sta parlando di argomenti come "lavoro di gruppo, comunicatività, creatività e propositività, ascolto, flessibilità, adattamento alle situazioni impreviste, capacità di assumersi dei rischi", elenca la Cisl citando la determina dirigenziale che stanzia i fondi per il progetto di conferenza formativa. La Fp segnala anche che questa spesa "avviene proprio mentre l'amministrazione ha convocato un tavolo che dovrebbe affrontare i Piani di razionalizzazione e trovare qualche risorsa" e dopo che le "proposte per migliorare i processi organizzativi del Comune" avanzate ''dal basso'', cioè dagli stessi dipendenti sono state fermate "da alcuni ''semafori rossi'' arrivati da parte della amministrazione comunale".

Stando a quel che si legge nella determina dirigenziale presa di mira dalla Cisl, "il Comune di Bologna ritiene necessario organizzare un percorso formativo a chiusura del Progetto sperimentale di miglioramento e semplificazione dei processi organizzativi dell'Ente e dei servizi alla cittadinanza, avviato nel 2012 con la nascita della Conferenza di organizzazione dei servizi" e per realizzare questa "attività, si rende necessario avvalersi della collaborazione tecnica e professionale di società con provata esperienza nel campo della formazione". Per questo, "si è ritenuto di contattare" la srl "Spell, per la consolidata esperienza nell'ambito della formazione alla relazione e alla comunicazione mediante le tecniche del Teatro di impresa". La Spell ha proposto "un progetto di formazione specifico, con l'obiettivo di accompagnare gli agenti del cambiamento in un percorso di formazione che permetta loro di acquisire gli strumenti necessari per rafforzare le competenze legate al lavoro di squadra e alla gestione dei gruppi". Il progetto si struttura in quattro fasi da concludere entro novembre e i 18.900 per ingaggiare la Spell sono stati ritenuti una cifra "congrua con i valori di mercato relativi a tale tipo di intervento".

BLITZ IN COMUNE. Un enorme fac simile di un assegno da 19.000 euro. Così, oggi, un piccolo gruppo di sindacalisti di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, ha inscenato una protesta in Consiglio comunale contro gli appunto 19mila euro spesi per l'iniziativa formativa. Così i manifestanti sono saliti a Palazzo D'Accursio e hanno interrotto il Consiglio per pochi minuti.
Agli eletti di Palazzo D''Accursio, pero'', i sindacati hanno anche consegnato un ordine del giorno, che le sigle stanno distribuendo in tutte le assemblee cittadine italiane, per chiedere il rilancio della contrattazione per i dipendenti della pubblica amministrazione. Preso atto delle difficoltà  in cui versano i lavoratori dei servizi pubblici e a seguito della perdita del potere d'acquisto delle famiglie, come pure dei vincoli che frenano l'utilizzo della contrattazione negli enti pubblici, si legge in sostanza nel documento, si chiede di riaprire la contrattazione nazionale per rilanciare un serio e reale piano di riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi, di togliere il blocco del turn over, abbattere gli sperchi e recuperare risorse da investire a favore dei cittadini.

(agenzia  Dire)

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