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Cronaca Zona Universitaria / Via Zamboni, 22

Concorsi pilotati, sei indagati a Bologna, Unibo difende i prof

Interdizione per un anno a sei docenti Alma Mater. I vertici di via zamboni 22 difendono i docenti al centro delle indagini: 'Il prof Di Pietro? Modello di dedizione nella nostra Università

I professori dell'Alma Mater di Bologna finiti al centro dell'inchiesta della Procura di Firenze per presunti concorsi truccati godono tutti "della stima della comunità accademica", perché sono persone di "indiscusse qualità scientifiche e integrità morale". Compreso Adriano Di Pietro, direttore della Scuola europea di alti studi tributari dell'Alma Mater, finito agli arresti domiciliari ma, per l'Università di Bologna, "un modello di dedizione".

È una difesa a spada tratta quella di Giovanni Lucchetti, direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Ateneo felsineo, che commenta così le indagini che hanno portato il gip di Firenze a decidere l'interdizione dall'insegnamento per un anno per 22 docenti, di cui sei appunto dell'Alma Mater.

"Intendo esprimere lo stupore di tutto il Dipartimento di Scienze giuridiche- scrive Lucchetti- i colleghi indagati hanno goduto e godono della stima della nostra comunità accademica per le indiscusse qualità scientifiche e di integrità morale. In particolare ricordo che la figura di Adriano Di Pietro costituisce un modello di dedizione nella nostra Università. Il suo impegno e la sua carriera accademica irreprensibile, ne fanno una figura unanimemente apprezzata a livello nazionale e internazionale dentro e fuori dall'Università".

Nel complesso, incluso Antonio Di Pietro, 72enne luminare di diritto tributario finito ieri ai domiciliari, sono sei i docenti indagati dell'Università di Bologna:  AC, GD, AM, TT e FT. Per 5 di loro  il gip fiorentino Antonio Pezzuti ha disposto l'interdizione per un anno dall'insegnamento e da ogni altro incarico accademico.

In particolare, il magistrato usa parole molto dure nei confronti di uno di loro, TT, che "non è stato solo consigliere di Di Pietro ed esecutore delle sue direttive" ma si è anche speso attivamente "affinché l'accordo corruttivo fosse concluso e comprendesse anche l'abilitazione" di un candidato.

Non viene risparmiato neppure GD, che oltre ad essere "consapevole del programma criminoso di Di Pietro", si è anche prestato a scrivere, sotto dettatura del docente, la lettera anonima con varie accuse nei confronti dell'altro commissario. Per quanto riguarda AC il gip si limita a sottolineare la sua "sicura partecipazione al reato", allo scopo di favorire il raggiungimento di un accordo tra i commissari. FT, invece, avrebbe fornito informazioni sui candidati dei commissari di parte avversa per favorire il suo 'ostracismo'".

Molto meno grave la posizione di Mondini, che si è limitato ad ascoltare Di Pietro e a chiedergli spiegazioni, e per cui infatti è stata rigettata la richiesta di misure cautelari. Un anno di interdizione, infine, anche al docente dell'Università di Ferrara MG, candidato all'abilitazione a cui Di Pietro commissionò la stesura dei propri giudizi sugli altri candidati, e a MCF dell'Università di Modena e Reggio Emilia, indicata come 'portavoce' del docente dell'Università milanese Bicocca, Francesco Tesauro.  (Dire)

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