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Cronaca

Concorsi truccati all'Università: indagato anche un chirurgo bolognese

Insieme con altri illustri camici bianchi universitari sarebbe intervenuto per fare inserire in organico un suo ex pupillo

Continuano a emergere dettagli sull'inchiesta della Procura di Catania denominata "Università bandita", con 60 docenti indagati tra  Bologna, Cagliari, Catania, Catanzaro, Chieti-Pescara, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Padova, Roma, Trieste, Venezia e Verona. Sono invece stati sospesi iI rettore di Catania e altri nove docenti, indagati per associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta.

Le indagini avrebbero documentato l’esistenza di un vero e proprio codice di comportamento “sommerso” in ambito universitario secondo il quale gli esiti dei concorsi sarebbero stati predeterminati dai docenti interessati, nessuno spazio quindi selezioni meritocratiche e nessun ricorso amministrativo.

Concorsi pilotati in università: coinvolto anche prof. Unibo

Secondo i magistrati della Procura di Catania, come riportato da Messinatoday, anche il docente bolognese Claudio Marchetti sarebbe coinvolto negli accordi per fare passare i candidati già 'scelti'. In particolare -questa l'ipotesi investigativa- Marchetti, in concorso con altri tre prof tra cui rettore ed ex rettore dell'università etnea, avrebbero a vario titolo organizzato, “l’indizione del concorso” per un ex pupillo del bolognese, fino al 2017 dirigente dell'ospedale Sant'Orsola e tra i candidati per un posto da ordinario a Catania. Un caso emblematico, secondo gli inquirenti, “che evidenzia il diffuso senso di illegalità all'interno del sistema accademico”, e dove tutto si gestisce con “criteri padronali”.

Le intercettazioni

"Ci sarebbe uno di Bologna... – si legge nell’intercettazione  - della scuola di Bologna... di Marchetti ... altamente qualificato... ospedaliero...che prenderebbe l'idoneità per ordinario... è associato ora... perché (n.d.r. incomprensibile)... eccetera... e oltretutto in commissione è uscito il suo maestro...quindi non dovrebbero esserci problemi... questo sarebbe disponibile..."

La conversazione – secondo gli inquirenti - attesta ancora una volta la sistematicità delle irregolarità concorsuali: due scuole di Chirurgia - Messina e Bologna - concordano a tavolino l'invio di un docente presso l'Università di Catania, prima di qualunque bando e prima di qualunque procedura di selezione meritocratica.

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