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Cronaca Bentivoglio

Bentivoglio: coniugi calabresi “signori della truffa”. Bell'aspetto e faccia pulita

Dopo un'indagine iniziata qualche mese fa, i carabinieri hanno denunciato per truffa moglie e marito originari della calabria: pagavano con assegni scoperti

Si è conclusa ieri con la denuncia per truffa di una coppia di coniugi calabresi, la lunga indagine dei Carabinieri di Bentivoglio.
Qualche mese fa, un 75enne bolognese, titolare di una ditta, aveva sporto denuncia-querela contro ignoti per il reato di truffa: nel pomeriggio del 18 settembre, un uomo e una donna, eleganti e dalla faccia pulita, si erano presentati per trattare l'acquisto di prodotti alimentari. La merce richiesta, del valore complessivo 2.780 euro, era stata consegnata concordando il pagamento con l’emissione di un assegno postale; i due lestofanti avevano proposto anche un anticipo in contanti e il saldo nei giorni successivi, ma il commerciante accettò l’assegno. Dopo due giorni, il personale di una banca di Bentivoglio lo informò che l’assegno era scoperto..

PRECEDENTI. Le indagini si sono concentrate sulla copia del documento, autentico, che l’uomo aveva consegnato al momento dell’acquisto. I Carabinieri sono dunque risaliti anche alla moglie che, come l''uomo, era gravata da diversi precedenti specifici, alcuni dei quali erano stati commessi in concorso tra i due. A carico del marito hanno anche scoperto che nel 2003, la Corte d’Appello di Palmi, lo aveva condannato per il reato di turbata libertà degli incanti e falsità ideologica, mentre in un’altra occasione aveva patteggiato un reato inerente alla detenzione di armi clandestine e ricettazione. Nel 2002, la Corte d’Appello di Reggio Calabria lo aveva peraltro condannato alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
 

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