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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Mappa interattiva coronavirus: casi, incidenza per provincia, dati terapia intensiva

La mappa, di Francesco Piersoft Paolicelli, è interattiva e si aggiorna ogni 24 ore in base agli ultimi dati della Protezione Civile. È possibile anche vedere il progressivo contagio nel tempo

Casi di positività per provincia e regione, casi giornalieri, progressione dei ricoveri in terapia intensiva. Contagio progressivo per province nel tempo e serie storiche dei casi. Tutto in una mappa, navigabile e visualizzabile in base al dato che si preferisce evidenziare.

È la mappa interattiva creata da Piersoft, ovvero Francesco Policelli, esperto di open data, grazie alla quale si può avere un monitoraggio della situazione con i dati aggiornati quotidianamente: i numeri arrivano giornalmente dal database della Protezione Civile e sono arricchiti da alcune infografiche.

Come funziona

La mappa si ingrandisce e rimpicciolisce con il mouse o touchpad, come si fa su google maps, poi si clicca sulla regione o sulla provincia che si vuole selezionare. I colori, dal rosso scuro al giallo chiaro, danno subito una prima lettura: più l'area è scura, più contagi ci sono. 

Di default, la mappa si apre sui dati per provincia: cliccando ad esempio su quella di Bologna, si vedono i tassi di contagio su 10000 abitanti. Nella finestra che si apre, poi, è possibile vedere una serie storica con l'andamento giornaliero.

Per cambiare mappa e quindi dati, basta selezionare una delle finestre viola sulla destra: se si seleziona la voce 'Regioni e terapia intensiva', e si clicca ad esempio sull'Emilia-Romagna, si apre un'altra finestra con serie storica e vari dati come numero di posti, capienza e decessi. 

Un'altra visualizzazione interessante, che si può scegliere sempre dallo stesso menù, è quella della 'Time map' ovvero del progressivo contagio nel tempo. Cliccando su quella finestra, si apre una barra in basso a destra che permette, spostandola, di vedere l'avanzamento dei contagi giorno dopo giorno. 

Si parte dal 25 febbraio: a parte il lodigiano e qualche caso sparso, la mappa è bianca; significa che in quel momento non risultano contagi nella maggior parte delle province. L'effetto è impressionante. Meno di un mese dopo, il 20 marzo, la scala di rossi non mente: l'Italia è tutta malata.

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