Coronavirus: è "crisi" all'aeroporto Marconi, cassa integrazione per tutti i dipendenti
Per effetto delle cancellazioni effettuate dalle compagnie aeree, nella terza settimana di marzo ha registrato un calo dei passeggeri del 99%
"Crisi nera" per l’Aeroporto di Bologna che continua ad essere aperto e operativo, ma, per effetto delle cancellazioni effettuate dalle compagnie aeree, nella terza settimana di marzo ha registrato un calo dei passeggeri del 99% rispetto allo stesso periodo del 2019, portando la riduzione complessiva nelle prime tre settimane di marzo a circa l’80% (-53% sui movimenti). Dal 1° gennaio al 21 marzo si è registrata sullo scalo una contrazione del traffico passeggeri di circa il 19% e dei movimenti di circa il 12% rispetto all’analogo periodo 2019.
Il DPCM dell’11 marzo 2020 ha stabilito anche la chiusura della quasi totalità degli esercizi commerciali (negozi e ristoranti), quindi, fa sapere lo scalo bolognese "è prevedibile per il mese di marzo una significativa contrazione dei ricavi aeronautici e non".
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Con decorrenza 21 marzo, il Marconi ha avviato la Cassa Integrazione Straordinaria, prevista per crisi aziendale dovuta ad
eventi improvvisi ed imprevisti, per tutti i propri dipendenti "con l’obiettivo di ridurre per quanto più possibile il costo del lavoro che rappresenta una delle principali voci di costo per AdB e al contempo salvaguardare gli attuali livelli occupazionali". Sono garantiti i servizi minimi essenziali lato operativo e con significativa riduzione delle attività di tutti gli altri dipendenti. E’ in corso inoltre, già da alcune settimane, lo smaltimento delle ferie arretrate e l’attivazione dello smart working per la prevalenza dei dipendenti degli uffici", si legge nella nota.
Sono possibili anche "azioni di efficientamento da mettere in atto al fine di ridurre l’impatto del calo dei volumi sulla redditività, con benefici tuttavia contenuti sul mese di marzo. Complessivamente è prevedibile, quindi, per il primo trimestre 2020, un’importante
contrazione della redditività operativa della società rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, tenuto conto anche della struttura ad elevati costi fissi che contraddistingue anche AdB, come le altre società di gestione aeroportuale".