rotate-mobile
Cronaca

“Manca il contatto con i parenti, visite solo dietro un vetro. Molti paragonano il Covid alla guerra"

A parlare è il responsabile di Villa Adriana Pierluigi Tagliani, che rimarca: “strutture anziani lasciate sole. Promesse non mantenute”

Villa Adriana è una piccola casa di riposo fra Borgo Panigale e Calderara di Reno. Il Coronavirus, che ha colpito duramente un'altra struttura di accoglienza per anziani a Bologna, è uno spettro che fa paura e che spaventa particolarmente le famiglie dei nonni che vivono nelle residenze. Il responsabile di struttura Pierluigi Tagliani racconta quale è la situazione per i suoi ospiti e per il personale operativo. 

Come è organizzata la vostra struttura e quanti ospiti accoglie? Avete o avete avuto casi positivi o sospetti? "La nostra è una casa di riposo familiare che non ha una grande capienza: accoglie 24 persone fra gli 80 e i 102 anni, quasi tutte parzialmente autosufficienti. No, non abbiamo avuto nè abbiamo positivi al Covid-19. Non sono stati necessari neppure i tamponi visto che ci siamo praticamente auto-barricati dentro ancora prima che scoppiasse l'epidemia. Siamo stati fortunati anche con gli approvvigionamenti di dispositivi come le mascherine perchè ce le eravamo già procurati prima che diventassero introvabili". 

Come è stata gestita secondo lei la situazione delle residenze per anziani? "Beh, un po' così...direi che come strutture siamo stati un po' abbandonati e il dibattito si è aperto davvero solo adesso, dopo il caso del Sant'Anna, dove i contagi sono stati diversi e purtroppo anche i decessi. Diciamo che molte promesse non sono state mantenute. Se pensiamo alle mascherine di protezione, che prima non servivano e poi sono diventate necessarie, ma anche introvabili...ripeto: per fortuna noi ne avevamo una scorta, ma c'è chi ne ha davvero bisogno". 

Come tenete aggiornate le famiglie degli ospiti adesso che non si possono vedere? E cosa percepiscono i vostri ospiti rispetto a tutto ciò che sta accadendo all'esterno? "Il contatto con i familiari è la cosa che manca di più, anche se per alcuni ospiti la cognizione spazio temporale è labile e non si accorgono dei giorni che passano senza avere visite. Per la maggior parte di loro però, che sono cognitivamente presenti, c'è consapevolezza e la situazione viene paragonata alla guerra, anche se in questo caso il nemico non lo si vede". 

Ma un modo per farli "incontrare" senza rischi lo avete..."Sì, in effetti abbiamo un'area che confina con il giardino esterno e allora capita che figli e nipoti si vedano con i loro cari attraverso il vetro". 

Il focolaio alla casa di riposo: la situazione al Sant'Anna

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Manca il contatto con i parenti, visite solo dietro un vetro. Molti paragonano il Covid alla guerra"

BolognaToday è in caricamento