Coronavirus: nuove sanzioni per chi viola le misure, multe salate fino all'arresto
Inasprite le sanzioni per chi viola le disposizioni di contenimento dell’epidemia
Il decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 24 marzo scorso inasprisce le sanzioni per chi viola le disposizioni di contenimento dell’epidemia da COVID-19. Il Presidente Conte ha illustrato il decreto-legge in conferenza stampa e oggi, 25 marzo, alle 18 Oggi alle 18 sarà a Montecitorio per un’informativa sull’emergenza.
E' prevista una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro per il mancato rispetto delle misure di contenimento, salvo che la violazione non costituisca reato. Il mancato rispetto non prevede l’applicazione delle sanzioni contravvenzionali previste dall’art. 650 del Codice penale (arresto fino a 3 mesi o ammenda fino a 206 euro).
Reclusione da 1 a 5 anni, ai sensi dell’art. 452 del Codice penale, per chi viola intenzionalmente il divieto assoluto di allontanamento dalla propria abitazione o dimora dove abitualmente risiede nel caso sia sottoposto a quarantena perché risultato positivo al coronavirus.
Il Consiglio dei Ministri n. 38 ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19. "Il decreto prevede che, al fine di contenere e contrastare i rischi sanitari e il diffondersi del contagio, possano essere adottate, su specifiche parti del territorio nazionale o sulla totalità di esso, per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al termine dello stato di emergenza, fissato al 31 luglio 2020 dalla delibera assunta dal Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, una o più tra le misure previste dal decreto stesso. L’applicazione delle misure potrà essere modulata in aumento ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del predetto virus, una o più tra le misure previste dal decreto stesso, secondo criteri di adeguatezza specifica e principi di proporzionalità al rischio effettivamente presente", si legge in una nota del Governo.