Coronavirus. Bar e locali, il Comune studia soluzioni: "Dehors extra dalle 18 a mezzanotte"
Palazzo D'Accursio pensa ad una misura temporanea, da giugno a settembre-ottobre, per far sì che bar e locali possano allargarsi con sedie e tavolini. Non solo in centro ma anche in periferia
Dal tardo pomeriggio fino a mezzanotte. Potrebbero avere una fascia oraria ben definita i dehors 'extra' concessi ai locali di Bologna per poter riaprire dopo la fase acuta dell'emergenza coronavirus. È questa infatti la principale ipotesi allo studio del Comune di Bologna, che ha raccolto alcune richieste e suggerimenti da parte delle associazioni di categoria.
"Stiamo studiando varie ipotesi - spiega l'assessore al Commercio, Alberto Aitini, oggi in Consiglio comunale - ad esempio una pedonalizzazione temporanea in una fascia oraria, tra le 18 e le 24". Aitini, in risposta alle interrogazioni dei leghisti Francesca Scarano e Umberto Bosco, del 5 stelle Marco Piazza e della dem Isabella Angiuli, ribadisce poi che "non si pensa di concedere un raddoppio delle strutture di tipo fisso", ma si darà ai locali "la possibilità di allargarsi solo con sedie e tavolini".
L'assessore conferma poi che "il progetto si estende anche alla periferia, non solo al centro storico", e che "non c'è preclusione verso le attività artigianali", come ad esempio le gelaterie, dove però "è più facile far entrare una persona alla volta, mentre lo spazio all'aperto è vitale per bar e ristoranti".
Il gruppo di lavoro istituito a Palazzo D'Accursio sta poi mettendo a punto altri aspetti del progetto. Ad esempio, cita Aitini, "stiamo lavorando sulla procedura di richiesta da parte dei locali, che dovrà essere molto rapida, e sugli stalli auto per capire dove intervenire". Di sicuro, garantisce l'assessore, "saranno salvaguardati gli stalli handicap". La concessione dei dehors 'extra', conclude Aitini, sarà comunque "una misura temporanea: stiamo pensando da giugno a settembre-ottobre". (Dire)