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Cronaca

Coronavirus e fase due: tandem inquilini-proprietari per sostenere gli affitti

Un mix tra spostamento scadenze di alcune tasse e la facoltà di cambiare il contratto in regime concordato

Inquilini e proprietari immobiliari fanno fronte comune per chiedere un incontro urgente alla Città Metropolitana di Bologna "per affrontare il gravissimo disagio conseguente alla crisi economica e sociale derivante dalla pandemia in corso che vede locatori e conduttori in estrema difficoltà".

In particolare le associazioni (Aipi Assoproprietari, Appc, Asppi, Assocasa, Confabitare, Unioncasa, Uppi per i proprietari, Conia, Federcasa, Sicet, Sunia, Uniat per le organizzazioni degli inquilini) hanno chiesto l'adozione di provvedimenti di sostegno al settore delle locazioni commerciali ed abitative: l'immediato spostamento delle scadenze Imu e Tari a dicembre, la riduzione dell'Imu ai proprietari che accettano di rinegoziare i contratti, sia per gli usi diversi che per uso abitativo, per studenti fuori sede e lavoratori in difficolta'.

Le associazioni propongono anche un sostegno a chi deciderà di passare dai contratti liberi a quelli concordati da estendere alla locazione breve o turistica e ai bed and breakfast.

Per inquilini e proprietari è un'opportunita' per "contribuire alla ripresa economica in modo equo e giusto con l'intenzione di far tornare appetibile a studenti, lavoratori ed imprenditori, la loro stabile permanenza sul nostro territorio".

Per agevolare la rinegoziazione dei contratti, le associazioni hanno depositato il 18 aprile scorso alla Città metropolitana l'integrazione alla convenzione territoriale sui canoni concordati che permette ai locatori e conduttori di ridurre il canone al di sotto del minimo previsto senza perdere le agevolazioni già deliberate dai Comuni. (Vor/ Dire)

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