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Cronaca

Coronavirus, fase due per estetisti e parrucchieri: accordo in Regione su misure anti-contagio

Le misure concordate tra lassessore Colla (sviluppo economico) e i rappresentanti di entrambe le categorie. Il comarto in regione rappresenta 12mila imprese e 23mila addetti

In attesa di sapere quando riaprirà concretamente (l'ultimo dpcm prevede la data del 1 giugno, ma il ministro degli affari regionali Francesco Boccia ha parlato di riaperture su base regionale sebbene "coerenti con il dpcm" a partire dal 18 maggio), il settore di parrucchieri ed estetisti ha incontrato i vertici della Regione Emilia-Romagna. Un comparto, quello dell'acconciatura ed estetica, che conta 12 mila imprese, di cui quasi il 90% artigiane, con oltre 23 mila addetti occupati.

Quello che ne è uscito intanto è un elenco di linee-guida, un anticipo di quella che sarà la normalità una volta entrati nel pieno della ripartenza. E' stato stilato infatti un accordo tra i rappresentanti della categoria, l'assessore allo sviluppo Vincenzo Colla e i sindacati, una sorta di disciplinare per fare preparare il comparto per tempo e farlo adeguare a tutte le norme di sicurezza in un quadro coerente che permetta di ricominciare ad alzare le serrande con già tutte le istruzioni del caso.

Contingentamento delle presenze in negozio, doppi turni per le catene, copri-scarpa monouso, lavaggio dei lettini dopo ogni trattamento, pulizia della biancheria ad alta temperatura sono solo alcune delle prescrizioni previste per chi dovrà continuare a lavorare anche dopo il riavvio delle attività.

Il protocollo di sicurezza viale Aldo Moro lo sottoporrà al Governo, fissando così una via emiliano-romagnola anche per i settori acconciature ed estetica che stabilisce tutte le condizioni per la nuova fase, dopo i blocchi di queste settimane delle attività.

“Abbiamo condiviso- ha spiegato l’assessore Colla- il percorso e l’impianto, già vagliato e approvato dagli enti bilaterali, sulla sicurezza per parrucchieri ed estetiste, che ci sono stati proposti dai vertici regionali di Cna e Confartigianato, con i rispettivi presidenti Dario Costantini e Marco Granelli e i direttori regionali Fabio Bezzi e Amilcare Renzi. È un fatto molto importante, che rappresenta il primo passo indispensabile per rimettere in moto un settore oggi profondamente a disagio e che coinvolge in particolare donne lavoratrici. Queste imprese, che spesso rappresentano l’unica e indispensabile fonte di reddito, si occupano della cura alla persona e forniscono un servizio che riguarda il benessere e la salute dei cittadini. È un tema che tocca anche la dignità dell’individuo e per questo merita una considerazione particolarmente attenta”.

Inoltre, sempre l’assessore Colla ha aggiunto: “Una volta assicurate tutte le procedure indispensabili per evitare il contagio, e verificato uno stabile trend della curva epidemica a seguito delle aperture del 4 maggio, si prenderà in considerazione anche un’anticipazione della ripresa di queste attività rispetto alle date previste. Sono convinto che l’ottimo lavoro messo a punto oggi, a conferma delle capacità di concertazione di questa regione, sarà un valido contributo per l’elaborazione di un protocollo nazionale definitivo che permetterà di svolgere un proficuo dialogo con il Governo, finalizzato alla soluzione della richiesta formalizzata dalle associazioni di rappresentanza imprenditoriali”.

Estestisti e parruchieri in fase due: i contenuti delle linee guida

Nel documento si definiscono le procedure da adottare con i fornitori, le modalità di permanenza dei clienti all’interno dei locali (che dovrà essere limitata al tempo strettamente necessario all’erogazione del trattamento). E poi, nelle imprese più strutturate, orari di apertura flessibili per rendere compatibile lo svolgimento dell’attività e la turnazione dei dipendenti.

Dovrà essere affissa una chiara cartellonistica nella quale fornire indicazioni sia al personale che alla clientela. Sia i dipendenti che i clienti avranno poi l’obbligo di indossare la mascherina (se necessario il personale potrà indossare la mascherina Ffp 2) in ogni fase del trattamento, comprese le operazioni di cassa. Per i centri estetici sarà previsto l’utilizzo di soprascarpe monouso, di camici monouso o lavaggio giornaliero degli indumenti ad alta temperatura con prodotti igienizzanti nonché l’accurata detersione dei lettini con ipoclorito di sodio-candeggina o alcool denaturato, e arieggiamento della cabina dopo ogni trattamento.

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