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Cronaca

Coronavirus, la Lamborghini si converte: mille mascherine e 200 visiere al giorno per il Sant'Orsola

Anche Comune, Università, sindacati e aziende hanno stipulato un protocollo d’intesa per la conversione produttiva di mascherine: obiettivo 5mila al giorno

Dai bolidi extra-lusso ai dispositivi di protezione per gli operatori sanitari in prima linea contro il coronavirus. A fare il salto è Automobili Lamborghini, che ha deciso di riconvertire alcuni reparti del suo stabilimento produttivo di Sant'Agata Bolognese per la produzione di mascherine chirurgiche e visiere protettive mediche in favore del Policlinico Sant'Orsola di Bologna.

L'iniziativa è affidata a un gruppo di operatrici e operatori di selleria, il reparto dedicato alla realizzazione degli interni e delle personalizzazioni delle Lamborghini, il cui contributo permetterà di realizzare mille mascherine al giorno. In contemporanea saranno realizzate visiere protettive mediche in policarbonato con l'uso di stampanti 3D all'interno dello stabilimento di produzione compositi e nel reparto di ricerca e sviluppo, con quantità prevista di 200 al giorno.

Entrambi i dispositivi, realizzati col consenso della Regione Emilia-Romagna, saranno poi affidati al laboratorio dell'Alma Mater di Bologna diretto da Francesco Saverio Violante, che si occupera' dei test di validazione prima della consegna al Sant'Orsola.

"In un momento di emergenza come questo, ci sentiamo di dover dare un contributo concreto- spiega Stefano Domenicali, chairman e Ceo di Automobili Lamborghini- abbiamo cosi' deciso di supportare l'ospedale Sant'Orsola, istituzione con cui da anni abbiamo un rapporto di collaborazione, sia per quanto riguarda la consulenza per la promozione dei programmi di tutela della salute delle nostre persone, tramite professionisti del Policlinico, sia su progetti di ricerca".

Secondo Domenicali, "e' con l'unione e il sostegno di chi e' tutti i giorni in prima linea nella lotta a questa pandemia, che vinceremo insieme questa battaglia". In segno di unita' e sostegno all'Italia intera, inoltre, Lamborghini ha deciso di illuminare ogni sera gli edifici dello storico stabilimento di Sant'Agata Bolognese con il tricolore.

Protocollo d'Intesa con Alma Mater, sindacati e aziende: obiettivo 5mila 

Il Comune di Bologna, l’Università, le organizzazioni sindacali Cgil - Cisl e Uil, tre aziende del territorio (altre si potranno aggiungere nei prossimi giorni) hanno stipulato un protocollo d’intesa per la conversione produttiva di mascherine protettive durante l’emergenza Covid19.

Si tratta di uno strumento che prevede di garantire, in tempi veloci, una produzione di mascherine riutilizzabili. Si partirà con la produzione di 50mila mascherine in due settimane per arrivare, a regime, a produrre 5 mila pezzi al giorno. Le mascherine saranno ricevute in donazione o acquistate al prezzo convenzionale di 1,5 euro (iva inclusa) dal Comune di Bologna che si avvarrà della deroga al Codice degli Appalti prevista dall’ordinanza della Protezione Civile del 25 marzo.

Il rapporto con l’Università, e in particolare con il laboratorio di test delle mascherine chirurgiche coordinato dal Prof. Francesco Violante, Ordinario di Medicina del Lavoro, permetterà di accelerare i tempi nella validazione del prodotto. In questo modo le aziende potranno inviare all’Istituto Superiore di Sanità un’autocertificazione nella quale dichiarano che le caratteristiche tecniche delle mascherine rispettano i requisiti di sicurezza della normativa vigente. "Contiamo di riuscire a soddisfare tutto il fabbisogno di mascherine per il personale del Comune impegnato nei servizi garantiti e per gli operatori impiegati nei servizi socio assistenziali ed educativi e ogni altro servizio ritenuto essenziale – spiega l’assessore al Lavoro Marco Lombardo - . In questi giorni ho lavorato a stretto contatto con i miei colleghi Barigazzi e Aitini, i sindacati, le aziende e il prof Violante; un lavoro di squadra che sta dando frutti importanti per tutelare la comunità, a maggior ragione in previsione di una ripresa graduale nella quale la protezione sarà indispensabile".

Infine prosegue la solidarietà dalle aziende; sono state donate al Comune 750 mascherine, 500 modello FFP2 dall'azienda GVS di Zola Predosa e 250 mascherine chirurgiche riutilizzabili dall'azienda Nick&Co. Le mascherine modello FFP2 saranno destinate agli operatori delle Case Residenza Anziani (CRA), le rimanenti per il personale del Comune.

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