Coronavirus, blitz dei Nas Bologna: sequestrate 10mila mascherine
Il blitz del Nucleo anti-sofisticazioni felsineo rientra nelle operazioni di contrasto alla commercializzazione di prodotti sprovvisti di autorizzazione da parte dell'Istituto Superiore di Sanità
Il NAS dei Carabinieri ha sequestratto oggi 21 aprile 10.000 mascherine, dichiarate ad uso medico, in uno stabilimento bolognese. Il blitz del Nucleo anti-sofisticazioni felsineo rientra nelle operazioni di contrasto alla commercializzazione di prodotti sprovvisti di autorizzazione da parte dell'ISS- Istituto Superiore di Sanità, nell'ambito della procedura in deroga prevista dalla normativa relativa all'emergenza covid-19.
Altri sequestri, tra mascherine e igienizzanti, sono stati eseguiti, sempre oggi, all'aeroporto di Fiumicino, a Livorno, in un'azienda e in una farmacia a Treviso e Napoli e a Taranto. Nella città pugliese sono state scovate ben 10.960 mascherine protettive prive delle indicazioni in italiano, per un valore totale di 3.3000 euro, detenute per la vendita presso una parafarmacia e relativo fornitore.
"Sono in atto le verifiche, anche con campionamento della merce, sulle caratteristiche di sterilità dei tessuti e l'aderenza alla normativa vigente per i dispositivi di protezione", fa sapere il Nas.
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Sulla commercializzazione dei dispositivi di protezione c'è parecchia confusione. Infatti, mascherine che non hanno superato i test, grazie a un vuoto legislativo, possono essere commercializzate, come ha constatato il laboratorio dedicato ai test mascherine, gestito dall'Università di Bologna, che in queste settimane sta lavorando per verificare se le aziende che hanno riconvertito la produzione per realizzare mascherine siano o meno a norma di legge e in grado di proteggere dal contagio, ma, anche quelle che non hanno passato il test possano essere messe in commercio.
La causa sembra un vuoto legislativo. "Il decreto Cura Italia è stato recepito in modo che qualsiasi dispositivo senza approvazione può essere venduto come mascherina per la protezione della popolazione- spiegano dal laboratorio - anche se ufficialmente non ha superato le prove".