Coronavirus, medici e infermieri in taxi a 1 euro
Per raggiungere l’ospedale, per spostarsi tra un ospedale e un’altra sede del sistema sanitario per tornare a casa a fine turno
Per raggiungere l’ospedale, o per tornare a casa, in taxi al costo simbolico di 1 euro. E' il nuovo servizio gestito da Fondazione Sant’Orsola e Cotabo, grazie al contributo di un’importante realtà del Terzo settore bolognese.
Si estendono così i servizi messi a disposizione del personale del Policlinico e degli Ospedali Maggiore e Bellaria in prima linea per l’emergenza Coronavirus. La riduzione delle corse degli autobus e gli orari di inizio e fine turno che spesso si estendono in fasce in cui la copertura è ancora minore, rendono difficile spostarsi per medici, infermieri e operatori socio-sanitari che non possono utilizzare l’auto, così è ora possibile usufruire di questa iniziativa per raggiungere l’ospedale da casa, per spostarsi tra un ospedale e un’altra sede del sistema sanitario metropolitano oppure per ritornare a casa dall’ospedale a fine turno. Salendo sul mezzo il personale sanitario dovrà presentare il tesserino al taxista che prenderà nota di nome, cognome e numero di matricola.
Cotabo è impegnata già con Fondazione Sant’Orsola per consegnare ogni giorno la spesa a domicilio al personale di Policlinico e Ospedali Maggiore e Bellaria che ne fa richiesta (informazioni sul sito www.fondazionesantorsola.it/per-voi). Dal 30 marzo sono già state consegnate 504 spese in tutto il territorio del Comune di Bologna, anche a casa del personale in isolamento perché positivo al Coronavirus, sia a casa sia negli alloggi messi a disposizione dalla Fondazione.
Cotabo si è impegnata a mantenere una presenza costante di mezzi nelle piazzole presenti nelle aree dei tre ospedali. Per ogni viaggio il personale sanitario dovrà pagare soltanto un euro. Il servizio inizierà lunedì 20 aprile e resterà attivo fino a che non saranno rientrati i disagi provocati nel trasporto pubblico locale dall’emergenza Coronavirus.
“Pur essendo tra le categorie maggiormente penalizzate dalla pandemia – ha dichiarato il presidente di Cotabo, Riccardo Carboni – l’impegno dei nostri soci per aiutare chi aiuta è aumentato. Siamo orgogliosi di loro, così come ci riempie di orgoglio metterci a disposizione di chi è in prima linea nella battaglia contro il virus. Siamo parte della comunità, dobbiamo impegnarci migliorarla. Insieme ne usciremo”.
“Con questa iniziativa – commenta il presidente della Fondazione Sant’Orsola, Giacomo Faldella – estendiamo ancora i servizi per sostenere gli sforzi del personale sanitario e ci riusciamo facendo rete tra realtà diverse. Questa capacità di unire le forze per una buona causa comune è una buona notizia per la nostra città, che così si stringe ancor più attorno ai suoi ospedali e del personale sanitario”.