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Cronaca

Coronavirus e morti in casa di riposo: "Ancora malato un positivo su due"

In comune commissione sul tema delle Rsa: nel mese di aprile un boom del 300 per cento dei decessi, "ma non sappiamo quali dovuti a Covid e quali no"

Il 54 per cento dei positivi ancora malato, e ancora, un numero di morti che supera di tre volte i decessi nella media dei tre anni precedenti. Sono solo alcuni dei numeri della commissione-fiume sul tema coronavirus e case di riposo, tenutasi questa mattina in video conferenza con le autorità sanitarie e i consiglieri comunali delegati.

A parlare a turno oltre all'assessore alla sanità Giuliano Barigazzi, ci sono anche Simonetta Puglioli per conto della Regione Emilia-Romagna, Fausto Trevisani, del distretto Ausl di Bologna, Rosanna Favato numero uno di Asp ( che a Bologna gestisce quattro Cra e una casa di riposo) e Anche Gianluigi Pirazzoli, in qualità di presidente dell'Anaste, l'associazione di categoria dei gestori delle case di riposo.

Proprio nella tarda serata di ieri era arrivato il resoconto aggiornato della situazione delle strutture gestite da Asp: un quadro di sostanziale miglioramento, a parte per la struttura di via di Saliceto, la più colpita dai contagi e dove anche diversi operatori si sono contagiati.

Contagi Covid in case di riposo: il caso di via di Saliceto

Proprio su via Saliceto Favato, implicitamente ammette qualche problema: "siamo stati deboli sul fronte del contenimento" ma poi precisa che i protocolli adottati sono stati gli stessi di tutte le altre strutture gestite da Asp. 

Interrogandosi sul perché dell'eccesso di contagi in Saliceto Favato ipotizza un legame con caratteristiche logistiche del centro per anziani. "E' la struttura più moderna che abbiamo, quella più aperta alla comunità", in modo da garantire una maggiore socialità agli anziani ospiti. "Probabilmente è per questo che il contagio si è diffuso- sostiene la numero uno dell'Asp- la logistica ci ha tradito". Sulla questione sono stati più volte annunciati approfondimenti con inchieste interne, intenzione rimarcata da Favato anche in questa occasione.

Contagi e morti cin case di riposo: i numeri su Bologna

Sulle cifre dei contagi e dei morti in casa di riposo per Covid sono Puglioli e Trevisani a dare qualche dato, anche se non molto aggiornato. Al 18 maggio ci sono "4.200 ospiti delle strutture per anziani toccati dall'epidemia. Di questi -riferisce Puglioli- i guariti sono il 34%, i malati il 38% e i deceduti il 28%". Su Bologna in particolare, "il 54% risulta essere ancora malato".

Trevisani invece spiega che il picco del'epidemia è arrivato intorno al 5 maggio e in quella data, a livello dell'intero territorio dell'Ausl di Bologna, i positivi nelle strutture per anziani erano 541, scesi poi a 364 nel giro di 20 giorni. Oggi i positivi nell'ambito del distretto cittadino sono 134, i guariti in un mese sono saliti da 19 a 202 e i ricoverati sono scesi da 78 a 27. Cresce invece il computo dei morti, che l'11 maggio erano 136 mentre una settimana dopo erano 142. 

Contagi e morti in casa di riposo: boom di decessi in aprile

Un dato poi emerge con forza,anche se è ancora presto per poterlo attribuire integralmente all'epidemia. Nel mese di aprile, nelle 17 strutture accreditate, i morti nelle cae di riposo sono stati 126. Trevisani osserva che nello stesso mese degli anni precedenti i decessi si contano solo a due cifre, e in particolare 48 nel 2017, 33 nel 2018 e 34 nel 2019.

Per capire cosa e come si sia diffuso il contagio ci vorrà però ancora tempo. Si tratterà di "uno studio clinico ed epidemiologico sui focolai nelle Cra", spiega l'assessore comunale al Welfare, Giuliano Barigazzi, andando a indagare le caratteristiche degli ospiti, la comorbilità e gli aspetti organizzativi delle strutture, "per capire come e perché è girato il virus e sono successe alcune cose".

L'epidemia nelle case anziani a Bologna, infatti, "si è diffusa a macchia di leopardo- sottolinea a sua volta Fausto Trevisani, direttore del distretto cittadino dell'Ausl- con un contagio che si è sviluppato in maniera rapida all'interno delle strutture colpite. Un tema che andrà approfondito".

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